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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Il Comune cede le quote di due società: via libera alle nomine nelle partecipate

Con la dismissione delle azioni del teatro Al Massimo e Patto per Palermo, si "scongela" la possibilità per l'amministrazione d'intervenire sulla governance delle ex municipalizzate. Catania: "Subito il nuovo Cda di Rap". Tantillo: "I conti delle aziende vanno messi in sicurezza"

Via libera dal Consiglio comunale alla dismissione delle azioni delle aziende non essenziali all'attività dell'ente. Un atto imposto dalla legge Madia, che prevede l'alieanzione delle società che producono un fatturato inferiore al milione di euro. Con l'approvazione della delibera sulla revisione straordinaria delle partecipazioni pubbliche, il Comune si sbarazza così delle quote del teatro Al Massimo e della società Patto per Palermo. Ma soprattutto "scongela" le nomine ai vertici delle ex municipalizzate.

Quelle più attese sono alla Rap: la società d'igiene-pubblica, dopo la decandenza del Cda, è retta dal collegio sindacale. I nomi che circolano, tra gli altri, sono quelli dell'imprenditore Ettore Artioli (in passato alla guida dell'Amia e dell'Amat), dell'ex presidente della Seconda Circoscrizione Antonio Tomaselli e del dirigente regionale Domenico Michelon, esperto in materia di rifiuti. Le altre aziende non dovrebbero essere rivoluzionate totalmente: più probabile l'innesto di nuovi manager in sostituzione di chi non ha "brillato" particolarmente.

Oltre ai Cda, dovranno essere nominati anche i collegi sindacali e i revisori dei conti in tutte le ex municipalizzate. "Il primo cittadino nomini immediatamente il Cda di Rap, al fine di dare una guida ad una azienda che mostra forti criticità nell’erogazione del servizio. Da oggi l’amministrazione comunale può esercitare tutte le sue prerogative di controllo ed indirizzo sull’attività delle aziende partecipate e siamo sicuri che il sindaco metterà mano alle difficoltà riscontrate in alcuni servizi" afferma Giusto Catania, capogruppo di Sinistra Comune.

"Voglio esprimere apprezzamento - prosegue Catania - per la scelta dell’amministrazione comunale di mantenere la quota di partecipazione in Gesap malgrado la gestione aeroportuale, per legge, non sia ritenuta un’attività strategica per il perseguimento degli obiettivi dell’ente. Tale decisione risponde alla visione di una città che vuole investire sullo sviluppo del suo aeroporto e sulla promozione dell’economia turistica". Alla luce rilievi mossi dal collegio dei revisori dei conti su molte aziende, Amat su tutte, l'opposizione incalza l'amministrazione: "Il sindaco - dice Giulio Tantillo, capogruppo di Forza Italia - predisponga in fretta un piano per mettere in sicurezza i conti, così come suggerito dai revisori".

Intanto a Sala delle Lapidi arriva una nuova "infornata" di debiti fuori bilancio. L'Aula, in questo frangente, fa i conti con una maggioranza un po' ballerina. Lo si è visto in occasione della delibera sui mutui, chiesta dalla Giunta ma respinta dai consiglieri di maggioranza. "Stiamo assistendo ad un vero e proprio scollamento - annota Tantillo - manca un raccordo tra Giunta e Consiglio".

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