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Comune, Orlando ritrova la maggioranza: approvato il Piano triennale

Seduta calda in Consiglio comunale, il consigliere Angelo Figuccia che ha abbandonato l'aula in segno di protesta. Stanziati 10 milioni per un centro polifunzionale allo Zen, 3 per la struttura equestre della Favorita e 4 per i canili. Leonardi: "Non affronta le emergenze"

Maggioranza "ritrovata" in Consiglio comunale per l'approvazione del Piano triennale delle opere pubbliche. Dopo la debacle per la delibera sui vigili urbani, che ha decretato l'espulsione dal Mov139 dei consiglieri Gaspare Lo Nigro e Cosimo Pizzuto, la maggioranza si è mostrata "compatta". Anche se non sono mancate polemiche e scontri durante la votazione in aula. Il consigliere di Forza Italia Angelo Figuccia, infatti, ha abbondato i lavori in segno di protesta. Nel piano figura la realizzazione di un centro polifunzionale allo Zen per 10 milioni di euro, mentre 3 milioni di euro saranno destinati alla struttura equestre della Favorita e circa 4 per i canili.

REAZIONI - "Il Consiglio comunale ha approvato il piano - spiega Sandro Leonardi del Pd (nella foto a destra) - cercando di accontentare tutti ha realizzato il solito 'libro dei sogni' che non affronta le reali emergenze di questa città, ovvero scuole a pezzi e fognature insufficienti. Non si capisce perché, per esempio, si parli della realizzazione di un centro polifunzionale allo Zen per 10 milioni di euro, nel Baglio Mercadante, quando ci dovrebbe essere quello realizzato da Zamparini. Il Piano prevede inoltre tre milioni di euro per la struttura equestre della Favorita e quasi quattro per i canili (2,5 per quello di via Tiro a Segno e 1,3 per un canile rifugio in via Messina Montagne): mi sembra che ci fossero altre opere che, rispetto a queste, erano sicuramente più urgenti, come la riparazione della condotta di Scillato".

Spallitta-2Nelle settimane che hanno preceduto la discussione e l'approvazione del Piano, il vicepresidente vicario del Consiglio Nadia Spallitta (Mov 139), aveva espresso qualche perplessità sulla capacità di investire risorse nella realizzazione delle opere pubbliche: "Noto un'inadeguata capacità di acquisire fondi europei ed una bassa propensione all'investimento, pari a circa il 15% dell'intero bilancio comunale (che è di circa 1 miliardo e 300 milioni). Inoltre, molte opere con copertura finanziaria, negli anni, non sono state realizzate, forse anche a causa della tardiva approvazione del bilancio e dell'allegato elenco annuale. Poco si è deciso di investire nello Sport e per il Verde. Ritengo che invece ci siano tutti i presupposti per rendere più efficace l'azione amministrativa nel settore delle opere pubbliche, così da creare non solo strutture e servizi dedicati ai cittadini, ma anche occasioni di lavoro, mettendo in circolazione risorse finanziarie utili ad un'economia locale da troppo tempo in crisi".

TORNADO FIGUCCIA -  "Invece di rimandare al mittente, cioè alla Giunta comunale, un Piano che faceva acqua da tutte le parti, si è preferito approvare in fretta e furia, senza alcuna seria discussione, un progetto che rimarrà lettera morta. Angelo-Figuccia-300x200-2Non volendo partecipare in alcun modo a questo teatrino - aggiunge il consigliere di Forza Italia (nella foto a destra) - ho abbandonato l'Aula in segno di protesta e non ho voluto partecipare ad una votazione che non produrrà alcun vantaggio per la città, ma che produrrà altro degrado: le periferie resteranno abbandonate a sé stesse, la rete fognaria rimarrà quella dell'Ottocento e praticamente inefficiente, i palazzetti dello sport continueranno a restare autentiche cattedrali nel deserto, e la fame di alloggi popolari crescerà a dismisura perché non è previsto alcun piano edile, e con il centro storico che proseguirà nella sua lenta ed inesorabile agonia".

DALL'IDV - "Il Piano Triennale approvato ieri da Sala delle Lapidi - dicono Paolo Caracausi e Filippo Occhipinti, entrambi dell'Idv - ricalca quello dello scorso anno e si dimostra ancora una volta poco incisivo verso le esigenze della città. Come partito abbiamo votato a favore perché ci rendiamo conto che i vincoli di bilancio e burocratici non permettono di fare molto di più, però non comprendiamo perché la giunta abbia varato un mutuo trentennale con un'anticipazione di cassa di 38 milioni invece di accendere un mutuo per le opere importanti della città".

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