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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Commissari Srr in scadenza, tocca ai sindaci: nel Palermitano si rischia l'emergenza rifiuti

Dall'1 aprile i Comuni sono chiamati a occuparsi degli impianti ed a completare la transizione dei netturbini dai vecchi Ato alle società di regolamentazione introdotte nel 2010. Tra i primi cittadini c'è però chi è contrario. L'allarme dei sindacati: "S'intervenga o ci saranno disservizi"

Raccolta dei rifiuti a rischio interruzione dall'1 aprile in alcuni Comuni del Palermitano. A fine mese scade l'ordinanza della Regione sul commissariamento delle Srr, le società di regolamentazione introdotte con la legge 9 del 2010 che hanno preso il posto degli Ato. I commissari non potranno più essere prorogati e, laddove non è stata completata la transizione del personale dagli Ato alla nuove società, il servizio potrebbe non essere più garantito. A meno che non siano i Comuni a prendere provvedimenti, portando a compimento il passaggio dei lavoratori alle Srr ed occupandosi dell'impiantistica.

Il pallino torna così nelle mani dei sindaci, che possono risolvere temporaneamente l'impasse che si potrebbe creare con ordinanze in deroga. Il problema però restano i lavoratori: una "patata bollente" per molti primi cittadini, contrari a farsi carico del personale.

Una situazione complicata, frutto di anni di caos amministrativo e gestionale, che preoccupa - e non poco - i sindacati. Fit Cisl e Uiltrasporti lanciano l'allarme: "L’impossibilità normativa di prorogare ancora con altra ordinanza alcuni commissari in quelle poche Srr che non hanno completato il passaggio dei lavoratori - dichiarano i segretari Dioniosio Giordano e Pietro Caleca - mette a rischio la continuità dei servizi in diversi Comuni dell’Isola, molti dei quali in provincia di Palermo. Le indiscrezioni di queste ore indirizzano la soluzione verso la presa in carico della questione da parte delle Città metropolitane e dei Liberi consorzi, noi esortiamo il presidente Musumeci ad approvare con urgenza un decreto che possa consentire all’attuale sistema dei commissari di portare a compimento il lavoro di passaggio di tutti i lavoratori aventi diritto".

La Regione, con l'assessore all'Energia Pierobon, sta lavorando per mettere ordine nella gestione del servizio rifiuti e nell'impiantistica. L'aumento della raccolta differenziata è un segnale che lascia ben sperare. Ma restano le difficoltà legate alla parziale applicazione della legge di riforma del 2010, che aveva previsto un regime transitorio di tre anni per passare alle Srr e per individuate i gestori del servizio. Un passaggio mai del tutto avvenuto, tanto che si è andati avanti con ordinanze e commissariamenti. Risultato? La nuova governance è entrata a regime solo in poche zone e le Srr non hanno avviato o definito le gare per i Comuni che non fanno parte degli Aro (gli ambiti di raccolta). Nella Srr Palermo Area metropolitana (Altofonte, Balestrate, Bagheria, Belmonte Mezzagno, Borgetto, Capaci, Carini, Casteldaccia, Cinisi, Ficarazzi, Giardinello, Isola delle Femmine, Montelepre, Palermo, Santa Flavia, Terrasini, Torretta, Trappeto, Ustica, Villabate) c'è stato il transito del personale amministrativo e solo in parte dei netturbini.  

Nella Srr Palermo Est il commissario ha garantito il servizio e l’impiantistica (discarica e impianto compostaggio di Castellana Sicula), mentre il passaggio del personale operativo non è stato completato. Nel marzo del 2017 gli uffici della Srr hanno bandito un appalto per la raccolta, lo spazzamento e il trasporto dei rifiuti in 13 Comuni (Cefalù, Villafrati, Campofelice di Fitalia, Sciara, Baucina, Cefalà Diana, Mezzojuso, Caccamo, Trabia, Ventimiglia, Altavilla Milicia, Cerda, Ciminna). Gara aggiudicata il 18 gennaio 2019 all'Ati Multiecoplast - Caruter per un importo di 56,3 milioni. L'iter però non è arrivato ancora a conclusione per via di un ricorso al Tar della seconda classificata, la ditta Senesi. Già due le udienze celebrate, la terza è stata fissata il 9 aprile. 

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