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Ex Province, scontro Orlando-Regione: indette elezioni indirette del Consiglio metropolitano

Malgrado l'Ars abbia reintrodotto l'elezione diretta, il sindaco della Città metropolitana di Palermo fissa il voto per il 17 dicembre prossimo con le vecchie regole. Si aspetta la contromossa dell'assessorato regionale alle Autonomie locali

Uno scontro istituzionale senza precedenti. Dopo che l'Ars ha reintrodotto l’elezione diretta di presidenti e consiglieri nelle ex Province, il sindaco della Città Metropolitana di Palermo, Leoluca Orlando, ha indetto le elezioni per il Consiglio metropolitano con le vecchie regole. Ovvero con il metodo dell'elezione indiretta, che dà la parola ai consiglieri comunali degli 82 Comuni attraverso il voto ponderato.

Le elezioni del Consiglio metropolitane sono state fissate il 17 dicembre prossimo. Una nota della Città metropolitana riferisce che "Orlando ha previsto che il Consiglio metropolitano sia composto da 18 componenti, eletti dai sindaci e dai consiglieri comunali dei comuni facenti parte della Città metropolitana. Le liste potranno essere presentate il 26 e 27 novembre e dovranno essere composte da almeno 9 candidati. Ciascuna lista non potrà contenere più del 60% di candidati dello stesso sesso". 

"Prosegue con questo importante passo e dopo l'insediamento del sindaco metropolitano a giugno - afferma Orlando - il processo di messa a regime della Città metropolitana di Palermo, organismo intermedio sempre più protagonista di percorsi importanti di sinergia fra istituzioni per lo sviluppo del nostro territorio". La mossa di Orlando, che punta a rinviare la decadenza del sindaco metropolitano (nella norma precedente coincidente con il primo cittadino del capoluogo), consegnerebbe un Consiglio metropolitano "a tempo". In carica, cioè, fino alla prossima primavera, quando toccherà ai cittadini esprimersi. 

"Entro cinque giorni dalla pubblicazione del decreto di indizione delle elezioni - si legge infine nella nota - l'assessorato regionale per le Autonomie locali e la Funzione pubblica dovrà costituire l'ufficio elettorale". Adesso, proprio l'assessorato regionale per le Autonomie locali potrebbe stoppare l'iniziativa della Città metropolitana di Palermo, emanando una nota esplicativa.

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