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Chiusura dello "scaro", la reazione del Consiglio: "Subito il regolamento sui mercati"

A Sala delle Lapidi la trattazione della delibera diventa una priorità. Sala (Palermo 2022): "Basta tergiversare". Sinistra Comune: "Condizioni drammatiche". Lo stop disposto dal sindaco dal 28 al 30 giugno potrebbe essere preludio di interventi più drastici

La chiusura, seppur temporanea (dal 28 al 30 giugno), del mercato ortofrutticolo disposta dal sindaco Leoluca Orlando per questioni igienico-sanitarie apre il dibattito tra i consiglieri comunali. La preoccupazione che sia solo l'antipasto di interventi più drastici spinge Sala delle Lapidi ad individuare tra le priorità delle prossime sedute la trattazione del regolamento unico sui mercati.

Il regolamento, che ha già ricevuto l'ok dalla commissione Attività produttive, è rimasto fermo. Intanto lo scorso 22 maggio il Corpo forestale e l'Isperttorato per la tutela della qualità e la repressioni frodi del ministero dell'Agricoltura sono intervenuti accertando "svariate forme di illegalità relative alla commercializzazione all’ingrosso dei prodotti e la totale assenza di controllo e vigilanza da parte del Comune". Il blitz segue i controlli dell'Asp fatti tra gennaio e marzo, che hanno riscontrato "gravi inconvenienti igienico-sanitari". Criticità non risolte, accusa l'amministrazione comunale, anche a causa di "comportamenti indecorosi dei fruitori dell’area". 

"Le condizioni del mercato ortofrutticolo sono drammatiche. Oggi l'intervento dell'amministrazione comunale non è più rinviabile. Occorre che nel più breve tempo possibile il Consiglio comunale metta mano ai regolamenti dei mercati generali e al regolamento sui mercati storici. Questo consentirà di rilanciare un importante settore economico della nostra città e di dare ossigeno alle attività commerciali correlate" affermano i consiglieri di Sinistra Comune Giusto Catania, Barbara Evola, Katia Orlando e Marcello Susinno alla luce dell'ordinanza del sindaco Orlando che imporrà la chiusura per tre giorni dello "scaro".

"Quella di chiudere il mercato ortofrutticolo per risolvere alcuni problemi igienico-sanitari e scongiurare ogni rischio di contaminazione dei prodotti è una misura condivisa con l’amministrazione per rendere più sicure le derrate alimentari e migliorare le condizioni per i lavoratori" aggiunge il capogruppo di Palermo 2022 e componente della commissione Attività Produttive Antonino Sala. "I concessionari sono costantemente aggiornati in maniera partecipativa sull’azione amministrativa. Tuttavia per una vera svolta occorre approvare la delibera sul Regolamento unico dei mercati, cui di recente la mia commissione ha dato parere positivo. Per questo - sottolinea Sala - è fondamentale che il Consiglio approvi al più presto questo provvedimento, al pari di altri che non possono essere più rinviati, come quelli sulla pubblicità e sulle farmacie. L’Aula deve fare il massimo per promuovere sviluppo e lavoro in questa città, basta tergiversare".

"Quella del mercato ortofrutticolo - dicono i consiglieri comunali del M5S, Ugo Forello (Capogruppo), Giulia Argiroffi, Concetta Amella, Viviana Lo Monaco e Antonino Randazzo - è una questione in sospeso da decenni: da anni, infatti, la città chiede provvedimenti e l’amministrazione tira avanti a forza di promesse e proclami". "Adesso che è arrivata questa ordinanza che ne ordina la chiusura per tre giorni - aggiungono i Cinquestelle - va ribadito che il mercato ortofrutticolo deve essere spostato: l’area attualmente dedicata non è adatta, non lo è in termini igienico-sanitari, come emerge drammaticamente da mesi, e non lo è in termini logistici e infrastrutturali. Le varie amministrazioni, a parole, hanno spesso parlato di spostarlo in un’area raggiungibile senza attraversare il centro della città, dove il carico e scarico della merce possa avvenire in condizioni agevoli per i lavoratori e dove queste operazioni non comportino quotidiani disagi alla mobilità cittadina, mentre la giunta Orlando prosegue nell’immobilismo che si traduce in continue emergenze con ricadute sulla qualità della vita dei lavoratori".

 

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