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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Rom, il sindaco Orlando attacca Salvini: "A Palermo non si farà nessun censimento"

Il primo cittadino ritiene che l'iniziativa del ministro dell'Interno sia "priva di fondamento giuridico e discriminante". Campo nomadi alla Favorita, Catania (Sc): "Venga dismesso prima che inizi la schedatura". Giammanco (Fi): "Orlando ha spalancato le porte a rom e africani, questa non è integrazione"

A Palermo non sarà fatto alcun censimento dei rom, né quella di qualsiasi altro gruppo di cittadini. E' quanto garantisce il sindaco Leoluca Orlando, che attacca (ancora una volta) a testa bassa il ministro dell'Interno Matteo Salvini. "Innanzitutto - spiega il primo cittadino - perché non vi è alcun presupposto giuridico. Anzi, a partire dalla Costituzione fino a qualsiasi normativa nazionale ed internazionale, sono vietati atti che in qualsiasi modo possano portare a discriminazioni su base etnica, religiosa, linguistica e culturale".

Orlando va oltre, contestando l'approccio culturale del governo nazionale: "Al di là dell'assenza di presupposti giuridici credo però che vada sottolineato l'aspetto prettamente culturale e politico di quanto avviene in queste ore in Italia, con un ministro dell'Interno che straparla di 'asse italo-tedesco' e si lancia in pronunciamenti che evocano le leggi razziali. "A quando - si chiede polemicamente il sindaco - la richiesta di schedatura dei portatori di handicap? A quando quella degli omosessuali? A quando quella degli ebrei e dei musulmani? A quando quella degli iscritti ai sindacati o a partiti diversi dalla Lega e dai Cinque Stelle?".

Aquarius, Orlando: "Ministro dice stupidaggini" | Video

Il ministro Salvini però sul censimento dei rom tira dritto e plaude a iniziative, come l'abbattimento di una casa abusiva in un campo Sinti non autorizzato a Carmagnola (Torino), Comune amministrato dalla Lega. Secondo Giusto Catania, capogruppo di Sinistra Comune a Sala delle Lapidi, bisogna "regolarizzare i cittadini prima che cominci la criminalizzazione e la schedatura etnica di Salvini". In che modo? "Creando l'alternativa al campo rom della Favorita" risponde Catania, che ne chiede la dismissione. "Si faccia presto.  Dobbiamo tutelare la vita dei palermitani di etnia rom da qualsiasi pregiudizio e da ogni forma di discriminazione. Basterebbe un piccolo sforzo per eliminare questa struttura e consentire ad una ventina famiglie di superare lo stato di precarietà in cui vivono da un trentennio".

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Contro le schedature etniche e "ogni forma di discriminazione" si dice la senatrice di Forza Italia, Gabriella Giammanco, secondo cui "è però evidente che dobbiamo lavorare per integrare i rom nella nostra società superando la logica aberrante dei campi nomadi. Vorrei capire, in primis, dove vanno a finire i fondi europei destinati all’inclusione sociale dei rom. Basta fare un giro nei loro campi, anche in quelli autorizzati, per accorgersi che vi prolifera il degrado totale e che queste realtà alimentano l’isolamento dei rom, che vivono al di fuori di ogni legge, ignorando le nostre regole e i doveri che ogni cittadino, in quanto tale, è tenuto a osservare".

Quindi la stoccata al sindaco Orlando: "Ha spalancato le porte della città a rom e africani, scambiando per 'integrazione' l’accoglienza più indiscriminata e controproducente - afferma Giammanco -. Ma in una Regione, come la Sicilia, dove la disoccupazione giovanile supera il 50%, è impensabile riuscire a integrare nella società, in particolare nel mercato del lavoro, numeri elevati in termini di presenze straniere senza provocare inevitabili tensioni sociali".

Il capogruppo del M5S in Consiglio, Ugo Forello, scaria invece l'alleato del suo partito, il ministro degli Interni Matteo Salvini, con un lungo post su Facebook: "Il problema - scrive - sta nel modo, che ritengo eticamente e politicamente sbagliato, con cui in queste prime settimane si è mosso il neo ministro degli interni con le dichiarazioni sui migranti, sull'omicidio di Regeni e, per ultimo, sui Rom. Sembra che la propaganda e gli spot, superficiali per definizione, abbiano preso il sopravvento; ma argomenti di tale importanza, invece, dovrebbero essere affrontati con particolare accuratezza e meticolosità". Infine il passaggio sulla gestione dei flussi migratori e la chiusura dei porti: "Non so se 'alzare la voce paghi' e se il caso Aquarius sia stata una “vittoria” per qualcuno, ma per il popolo italiano è stato solo uno specchio per le allodole, una decisione che nulla risolve, rivolta alla 'pancia' dei cittadini che sono anche dotati (e per fortuna…) di un grandissimo cuore e testa".

Posizione opposta invece quella di Igor Gelarda, consigliere comunale del MoVimento 5 Stelle Palermo: "L'avvocato Forello parla a titolo personale. Il movimento di Palermo è fedele al contratto di governo. Nelle sue recenti esternazioni riguardo l’operato del ministro Salvini, e quindi del Governo Cinque stelle-Lega il collega Forello evidentemente non esprime la posizione del movimento 5 stelle, e parla a titolo personale. Abbiamo sottoscritto un accordo, dato una parola, e pertanto ogni parola divisiva e provocatoria dovrebbe essere evitata. Io sono mio malgrado costretto a intervenire sulle dichiarazioni dell’Avvocato Forello, in quanto voglio fugare ogni dubbio ai nostri elettori sul fatto che ononeremo il contratto di governo, che sulla questione migranti, come in tutte le altre del resto, è  molto chiaro. E nel massimo rispetto della dignità delle persone e dei loro diritti intende attivare l’intera Europa ad affrontare la questione. Obiettivo che in pochi giorni è stato certamente inquadrato, in assoluta armonia tra Salvini e Toninelli, Ministro delle infrastrutture, cosa che forse è  sfuggita all'avvocato Forello. Un Contratto di governo che pone la nostra Sovranità nazionale sopra ogni altra cosa. Se Francia e Spagna chiudono i porti lo fanno per difendersi e applicare la legge, noi invece siamo Razzisti. Le parole di Forello e di chiunque contesti l’accordo di governo sottoscritto e la linea del governo, sono un cattivo servizio al paese ed al movimento 5 stelle. Il paese ha bisogno un governo solido e la lealtà dimostrata dai vertici deve essere garantita a tutti i livelli. Ma queste parole sono anche un pessimo servizio al movimento perché dà l’idea che nel movimento un patto possa essere siglato e non rispettato. Non è così. Nel movimento i patti se si sottoscrivono si mantengono. Il contratto di governo è stato votato dalla base, ed in quanto tale è organico al progetto politico del movimento. Io e tutti gli altri accettando di esserne portavoce abbiamo deciso di subordinare i nostri credo personali alla volontà del popolo e degli elettori. 
I diritti di cui parla l'avv. Forello valgono anche per noi e qualora non ritenga di potere più  svolgere il ruolo da portavoce nel rispetto delle intese e della volontà degli elettori può,  forse dovrebbe, lasciare il Movimento 5 stelle. Prendo pertanto le distanze da queste voci che possono risuonare  come ostili verso il governo del cambiamento e lo invito a trarre le conseguenze delle sue posizioni politiche sempre più ostili alle intenzioni del Movimento 5 stelle e del popolo. Oppure Se intende dettare le nuove linee politiche nazionali del MoVimento 5 Stelle lo dica chiaramente.  Come ha detto il nostro portavoce Corrao l'Italia è stata lasciata sola ad affrontare un fenomeno epocale, e chi non fa business sulla pelle dei migranti si è scocciato".

In un post su Facebook, Giusto Catania esprime invece apprezzamento per le parole di Ugo Forello su Rom, migranti ed in genere sui diritti civili.  "Spero che questa tua posizione sia sempre più condivisa anche all’interno del M5S Palermo, perché non sarebbe corretto scaricare solo sulla Lega e su Salvini posizioni politiche xenofobe che, da tempo, sono emerse anche all’interno del Movimento".

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