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Anziano ucciso da un cinghiale, Crocetta: "Mettere in sicurezza i parchi"

La morte di Salvatore Rinaudo, l'uomo di 77 anni ferito a morte da un cinghiale mentre si trovava all'esterno della sua abitazione di contrada Mollo a Cefalù, diventa oggetto di discussione politica. Il presidente della Regione annuncia un "piano immediato"

La morte di Salvatore Rinaudo, l'uomo di 77 anni ferito a morte da un cinghiale mentre si trovava all'esterno della sua abitazione di contrada Mollo a Cefalù diventa oggetto di discussione politica. Mentre si moltiplicano le attestazioni di vicinanza nei confronti della moglie Rosa, che ha assistito all'episodio rimanendo lei stessa ferita alle gambe e all'addome, il sindaco della cittadina normanna Rosario Lapunzina ha proclamato il lutto cittadino.

In una dura nota, il primo cittadino, sottolinea di avere più volte segnalato alla Regione la presenza di animali pericolosi e di anon avere ottenuto adeguata risposta.

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"Premesso  - dice in una nota il presidente della Regione Rosario Crocetta - che i parchi attualmente godono di gestione autonoma, occorre definire immediatamente un piano di messa in sicurezza insieme ai direttori dei parchi, per tutte le aree fruibili dai cittadini. Nella Giunta di lunedì delibereremo in tal senso. Il problema dell'eccessivo popolamento dei cinghiali, già nel ddl sui parchi è affrontato. Chiederemo al presidente della commissione Ambiente di estrapolare l'articolo in modo tale da inserirlo nel primo ddl utile che verrà discusso in aula. Ma intanto un piano di sicurezza immediato".

Anche l'assessore regionale dell'Agricoltura Rosaria Barresi esprime il proprio profondo cordoglio alla famiglia dell'uomo e sottolinea che "ò'aumento indiscriminato delle specie animali selvatiche o inselvatichite è problema che l'assessorato non ha mai sottovalutato, rappresentando anche alla commissione attività produttive dell'Assemblea regionale siciliana la necessità di adoperarsi affinchè venga esaminato nel più breve tempo il disegno di legge di modifica della legge regionale n. 33/97 che regolamenta la materia". "Con l'attuale legge - continua - la Regione è nella impossibilità di attivare un qualsiasi strumento limitativo e di contrasto, fatta salva la possibilità di definire il calendario venatorio. La grave circostanza appena accaduta sarà ulteriore stimolo per sollecitare il parlamento regionale a una immediata e urgente modifica della norma". "In presenza di fatti gravi che minaccino la pubblica incolumità - dichiara l'assessore Barresi - solo i sindaci e i prefetti hanno il potere di emanare ordinanze. Come assessore dell'Agricoltura mi impegno - conclude - a mettere a disposizione il dipartimento delle Risorse Rurali con gli agenti della forestale a collaborare con ogni risorsa possibile negli interventi di controllo del territorio".

Per il capogruppo Pd all'Ars, Antonello Cracolici, "Bisogna attivare un piano straordinario per il controllo e la gestione dei cinghiali selvatici nel Parco delle Madonie". "Chiederò al presidente Crocetta  - afferma - di dichiarare, già nella riunione di giunta di lunedì, lo stato di emergenza ed affidare alla Protezione Civile regionale il compito di approntare immediatamente un intervento per garantire la sicurezza dei cittadini e le colture agricole del territorio madonita".

"Risale a più di un anno fa l'audizione con la quale chiesi al governo di operare in relazione alla questione 'suidi', da allora poco o nulla è stato fatto”, commenta il presidente Cinquestelle della commissione Ambiente dell'Ars, Giampiero Trizzino. “Ho deciso – dice Trizzino - di riconvocare già lunedì mattina i vertici dell'assessorato per trovare una soluzione. Sarebbe auspicabile una norma stralcio o, nelle more, un'ordinanza che in via transitoria che consenta di agire in deroga alle norme vigenti”.

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