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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

Caso La Vardera, Cannella e Russo: "Episodio di inaudita gravità"

Il coordinatore regionale e il portavoce provinciale di Fdi intervengono sul bluff dell'ex Iena: "Azione spregevole e odiosa, chiediamo alle autorità competenti di approfondire eventuali risvolti penali". La segreteria nazionale: "Ci riserviamo azioni opportune a tutela degli elettori"

"Se le notizie che danno la candidatura di Ismaele La Vardera come un pretesto per realizzare un docufilm sulla campagna elettorale dovessero essere confermate, ci troveremmo di fronte a un episodio di inaudita gravità con risvolti politici e giudiziari inediti". Lo affermano Giampiero Cannella, e Raoul Russo, rispettivamente coordinatore regionale e portavoce provinciale di Fratelli d'Italia.

"Se tutto ciò è vero - aggiungono - la Vardera ha approfittato della fiducia degli elettori che lo hanno votato, di coloro i quali hanno sottoscritto la sua candidatura e hanno versato, in buona fede, un contributo per finanziare la sua campagna pubblicitaria, dei cittadini che si sono candidati nella sua lista e dei partiti che generosamente avevano creduto nel suo messaggio di trasparenza e rinnovamento. Un'azione spregevole e odiosa che costituisce anche un pericoloso precedente".

"La candidatura di La Vardera - concludono - potrebbe rappresentare un elemento di turbativa del regolare processo di scelta democratica. Sono in discussione la regolarità e i principi stessi della competizione elettorale. Tutto ciò non può restare senza conseguenze, chiediamo quindi anche alle autorità competenti di approfondire eventuali risvolti penali del caso".

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"Non può che amareggiare apprendere che il candidato sindaco di Palermo, Ismaele La Vardera, abbia premeditatamente utilizzato questo suo ruolo per registrare, anche in maniera fraudolenta, immagini e conversazioni da diffondere a scopo di lucro. Anziché un documentario-denuncia, questo prodotto rischia di essere la conferma di una spregiudicata e cinica interpretazione al ribasso del ruolo di “giornalista d'assalto” disponibile anche ad approfittare della buona fede degli elettori palermitani, prima che dei partiti, e a mettere in campo ogni artificio e raggiro pur di raggiungere lo scopo". E' quanto comunica in una nota ufficiale Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale.

"Fratelli d'Italia aveva deciso, dopo una serie di accertamenti sulla sua incensuratezza, sui suoi trascorsi professionali, sulla qualità del suo programma e sulle collaborazioni con importanti Istituzioni, di appoggiare la candidatura a sindaco di Ismaele La Vardera, proposto a FdI dalla lista civica palermitana “Centro-destra” e già ufficializzato dalla lista “Noi con Salvini”. Pur non avendo nulla da temere dalla pubblicazione di qualsivoglia registrazione, come l'interessato si è sbracciato ad assicurare, Fratelli d'Italia reputa gravissimo l'avere carpito la fiducia dei dirigenti locali e nazionali e soprattutto degli elettori palermitani, ai quali lui e noi stessi ci siamo rivolti per avere il loro consenso. L'insegnamento che deriva da questa vicenda è che la militanza non occasionale, sincera e disinteressata in una forza politica resta la migliore garanzia nella selezione della classe dirigente che, senza genuina passione, può invece dar luogo a squallidi episodi come questo, privo comunque di ogni asserita giustificazione. Nonostante questo, però, Fdi continuerà a credere che la politica sia la più bella forma di impegno civile che esista e che sia giusto dare un'occasione per mettersi in gioco a chiunque abbia voglia di mettersi a disposizione della propria città, di rappresentare i propri concittadini con entusiasmo, passione e impegno, di sacrificare un po' di se per costruire un futuro migliore per la propria terra. Fdi si riserva al riguardo ogni azione opportuna a tutela dei propri elettori e del movimento".

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Sulla vicenda è intervenuto, con un post su Facebook, anche Davide Gentile, assessore designato alle Politiche giovanili e al Decentramento: "Mi sento in dovere di chiedere scusa a tutte le persone che hanno votato La Vardera. Abbiamo scelto un candidato che, secondo le ultime notizie, ha forse raggirato elettori, candidati e partiti per trarre profitto economico. In campagna elettorale abbiamo parlato di famiglia, immigrazione, gestione di servizi e spazi sociali, mobilità. Crediamo fortemente nelle nostre idee che certamente non avrebbero trovato spazio nelle altre coalizioni e che sono state degnamente portante avanti dai nostri candidati. Abbiamo sbagliato e ce ne assumiamo tutta la responsabilità politica. Nessuno in questa città può mettere in discussione la nostra buona fede. Non ammaineremo mai le nostre bandiere per prendere un posticino in Consiglio Comunale".

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