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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Mannino ricorda Andreotti: "Non era Belzebù e non incontrò mai Bontade"

L'ex ministro, oggi sotto processo in appello nello stralcio del processo per la cosiddetta trattativa tra Stato e mafia, ricorda la figura del suo ex leader di partito in occasione dei cento anni della nascita

"Di una cosa sono certo: nessuno dei tratti della demonizzazione che hanno tentato di fare con Andreotti risponde a verità. Lui non ha mai incontrato il boss Bontade. Era un personaggio così complesso e maturo da non avere nessuna ragione da incontrare Bontade. Insomma, Andreotti non era Belzebù..". Calogero Mannino, che ad agosto compirà 80 anni, ex democristiano di ferro, è stato più volte ministro con Giulio Andreotti presidente del Consiglio. In occasione dei cento anni dalla nascita di Andreotti, Mannino ricorda in un'intervista all'Adnkronos la figura del suo ex leader di partito. 

L'ex ministro oggi è sotto processo, in appello, nello stralcio del processo per la cosiddetta trattativa tra Stato e mafia. In primo grado venne assolto.      

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Mannino ricorda l'inizio della sua carriera politica nella vecchia Democrazia cristiana: "Parto da un punto distante - dice - cioè la mia
collocazione, il mio crescere dentro la Dc, nel senso anagrafico, da ragazzino dell'azione cattolica. La posizione di Andreotti è sempre 
stata guardata con ammirazione, ricordo ad esempio il congresso di Firenze del 1959, ma al tempo stesso con distanza, Noi ragazzi 
dell'azione cattolica eravamo dossettiani".

"Da questo punto di partenza, di grande distanza pur accompagnata da una notevole considerazione della personalità di Andreotti, negli ultimi anni, avendo fatto parte del governo di Andreotti, sono passato a una consapevolezza più matura e più critica della funzione e della posizione di Andreotti", dice Mannino.

"Su Andreotti pesano due pregiudiziali una negativa, che è quella che gli hanno creato come immagine di questo brutto film di Sorrentino (Il Divo ndr) e l'altra con il 'santino' - racconta ancora Calogero Mannino - Andreotti non è certamente Belzebù, e un po'difficile è anche la figura del 'santino', perché nonostante i processi di beatificazione di Sturzo e Moro, ritengo che le prove della politica non consentano una adesione al modulo della santità".

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