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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Consuntivo 2018, c'è il parere dei revisori: approvazione entro lunedì o saltano assunzioni

Il collegio rileva una sfilza di criticità: "A rischio gli equilibri di bilancio". Nella relazione si chiedono "misure appropriate" per correggere i conti. Tantillo (Fi): "Ritardi gravissimi, verso un Consiglio straordinario". Amella (M5S): "Situazione drammatica"

Il consuntivo 2018 presenta "criticità che potrebbero minare strutturalmente gli equilibri di bilancio". Lo scrivono i revisori dei conti nella relazione sullo schema di rendiconto approvato in Giunta e adesso all'esame del Consiglio comunale. Il collegio - composto da Sebastiano Orlando, Marcello Barbaro e Marco Mazzurco - esprime "giudizio positivo" ma prescrive "misure appropriate e con estrema urgenza, in assenza delle quali potrebbero risultare compromessi gli equilibri del bilancio di previsione 2020 con gravi ricadute sulla collettività e un ridimensionamento della spesa corrente stabile".

Un quadro a tinte fosche se si considera che il Comune ha superato 4 degli 8 parametri di deficitarietà strutturale. Nel cahier de doleances, dei revisori una sfilza di criticità: la mancata restituzione dell'anticipazione di tesoreria, la discrepanza tra saldo di cassa e conto del tesoriere, l'elevato importo dei residui attivi (pari a oltre un miliardo di euro), la scarsa capacità di riscosssione delle imposte e recupero dell'evasione, consistente importo dei residui passivi di competenza (205 milioni di euro su un totale di 348 milioni, il 59%), 9,7 milioni di partite non riconciliate con le partecipate e 34,5 milioni senza copertura finanziaria.

Per il Consiglio comunale - su cui pende la spada di Damocle del commissario ad acga inviato dalla Regione - scatta una corsa contro il tempo. Il bilancio consuntivo infatti va approvato entro il 30 settembre per poter procedere all'assunzione di oltre 500 precari, più 14 insegnanti e di un dirigente tecnico. In caso contratio salterebbero le assunzioni. Il ritardo con il quale è arrivato il parere dei revisori, dovuto all'assenza di documentazione relativa al bilancio, costringe Sala delle Lapidi a fare i salti mortali.

"Questo ritardo è un fatto gravissimo - dice il vicepresidente del Consiglio Giulio Tantillo (Forza italia) - lo abbiamo comunicato al commissario. Venerdì, sabato e domenica dovrebbe essere convocato un Consiglio straordinario. Non c'è altra scelta". Nel caso in cui l'Aula non dovesse rispettare i tempi potrebbe subentrare il Consiglio. "Che colpe abbiamo se il parere è arrivato oggi? Credo che lunedì l'atto verrà licenziato. Se anche ci fosse lo soframento di un giorno non credo che il commissario interverrà con lo scioglimento, si crerebbe un precedente pericoloso". 

Nel merito del rendiconto, Tantillo sottolinea "la scarsa capacità di incamerare le entrate: la mancanza di liquidità mette in ginocchio il Comune". Il capogruppo di Forza Italia tuttavia assolve parzialmente l'amministrazione: "Non è un problema solo di Palermo. Tant'è che in sede Anci, i sindaci stanno dialogando con il governo centrale per adottare delle contromisure. Una di queste potrebbe essere l'inserimento della Tari nella bolletta elettrica. Il percorso però non è semplice".

Dal Movimento 5 Stelle arriva invece una bocciatura, in tutto e per tutto, all'operato dell'amministrazione Orlando. “Il bilancio del Comune è la base per poter avviare qualsiasi attività, ma gli squilibri e i deficit riscontrati nel rendiconto 2018 fanno temere anche per il documento finanziario del prossimo anno, con il serio rischio di non trovare i soldi sufficienti neppure per le spese che riguardano il personale". Così Concetta Amella, capogruppo dei grillini in Consiglio, commenta la relazione dei revisori. 

"Vengono messe in luce diverse criticità, come le perdite economiche di alcune aziende partecipate, pesantemente indebitate e definite testualmente ‘patologiche’. Un esempio tra tutti è quello di Amat, le cui uscite, anche a causa del tram, sono esorbitanti. Da non sottovalutare le conclusioni degli esperti contabili che descrivono una drammatica situazione. Da tempo il M5S - conclude Amella - denuncia la preoccupante condizione dei conti municipali, con esosi esborsi per spese non indispensabili e il 'braccino corto' dell'amministrazione Orlando, invece, per quanto riguarda i servizi indispensabili per i cittadini. Vigileremo affinché questi scompensi non finiscano per gravare sulle tasche dei palermitani, già oberati da tasse e balzelli vari".

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