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Martedì, 19 Marzo 2024
Politica

Bellolampo, Orlando firma l'ordinanza e attacca Musumeci: "Regione inerte"

Nella sesta vasca della discarica si potranno conferire in deroga 1.900.000 metri cubi di rifiuti. Il provvedimento sarà in vigore fino al 15 novembre. La Rap si mobilita per recuperare l'immondizia rimasta nei cassonetti. Il sindaco: "Scongiurato il pericolo sanitario"

La tanto attesa ordinanza che permetterà alla Rap di conferire i rifiuti a Bellolampo "in deroga ai limiti volumetrici attualmente autorizzati" è arrivata. L'ha firmata oggi pomeriggio il sindaco Leoluca Orlando, che non ha risparmiato stoccate alla Regione. Tutto messo nero su bianco nell'atto: "In considerazione dell’inerzia del commissario per l’emergenza rifiuti in Sicilia, nelle more dell’ottenimento dei provvedimenti definitivi rilasciati in via ordinaria dai competenti dipartimenti della Regione" la Rap potrà abbancare nella sesta vasca della discarica fino a 1.900.000 metri cubi d'immondizia.

L'ordinanza sarà in vigore fino al 15 novembre: un paio di settimane durante le quali la Rap dovrebbe incassare l'ok all'ampliamento della sesta vasca (la conferenza di servizi presso l'assessorato regionale Territorio e Ambiente rilascerà parere il 5 novembre), ma soprattutto si dovrà avviare l'iter per costruzione della settima vasca. La chiusura della sesta vasca (arrivata a saturazione), infatti, è solo rimandata. Temporanamente si potranno conferire rifiuti nella parte a monte, l'unica in cui si può ricavare ulteriore spazio. Mentre - attraverso la realizzazione del cosiddetto "piede di ampliamento" - si potrà aumentare la capienza della discarica.

"Al fine di garantire la sicurezza morfologica e la stabilità dei versanti - si legge nell'ordinanza - dovranno essere rilevate mensilmente almeno 3 sezioni significative del corpo discarica da assoggettare a verifica di stabilità e, conseguentemente, essere adottati tutti gli accorgimenti e le modalità operative per garantire l’equilibrio morfologico. Nelle more della realizzazione dell’argine suppletivo di contenimento, previsto nella richiesta di variante, l’abbancamento potrà essere effettuato fino a quota 578 metri sul livello del mare, come richiesto, ed in zone che garantiscano, comunque, l’equilibrio del corpo discarica e senza interferire con le opere previste nel progetto di variante sostanziale. In caso di accertata inadeguatezza e/o violazione a quanto disposto dalla presente ordinanza, ne sarà data comunicazione all’autorità amministrativa o giudiziaria competente".

Nel testo e a premessa del provvedimento, viene ricostruita la lunga vicenda che ha portato all’attuale situazione a "causa delle ripetute ordinanze presidenziali che consentivano il conferimento nella medesima sesta vasca dei rifiuti di numerosi Comuni Siciliani". In particolare vengono citati tutti gli atti con i quali, a partire da novembre del 2017 fino ad ottobre 2018, il Comune ha più volte sollecitato la struttura regionale e quella commissariale ad intervenire per evitare l’emergenza. Il sindaco, inoltre, afferma che anche l’emissione di ordinanze inerenti la sesta vasca sarebbero di competenza dell’attuale commissario per l’emergenza, ovvero il governatore Nello Musumeci, sia perché "la situazione emergenziale è da correlarsi ai ritardi nella realizzazione della settima vasca", sia perché "l’ampliamento della sesta vasca è funzionale alla realizzazione della settima".

Dopo la firma dell'ordinanza, Orlando ha affermato: "In questi giorni e in queste settimane ho sempre evitato di fare polemica sterile, perché interessato a trovare soluzioni. Per questo ho lasciato che a parlare fossero i documenti ufficiali inviati dall’amministrazione. Oggi, di fronte alla necessità di scongiurare il pericolo sanitario che l’inerzia della Regione potrebbe provocare, non potevo che ricostruire in modo formale tutto quanto avvenuto nell’ultimo anno a partire dalle ordinanze del presidente della Regione che hanno portato in alcuni periodi ben 40 Comuni ad utilizzare Bellolampo. Ho voluto ancora una volta e in modo formale, richiamare in modo preciso e dettagliato ogni singola lettera, ogni singolo sollecito, ogni singolo silenzio da parte della struttura regionale, perché ognuno si assuma le proprie responsabilità ed ognuno faccia le proprie valutazioni".

Polemiche a parte, per la Rap inizia un tour de force per recuperare l'immondizia rimasta nei cassonetti. Ieri e oggi, in attesa del via libera, i vertici della Rap hanno dato priorità allo svuotamento dei cassonetti vicini alle scuole e agli ospedali, "sacrificando" le zone periferiche della città.  

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