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Stangata della Regione al Comune, saltano i fondi per la Gesip

L'assemblea cambia il criterio di assegnazione dei soldi per gli enti locali. A Palermo arrivano solo 2 milioni di euro invece di 14. Negata la sopravvivenza della società in crisi economica

Stangata dell'Ars sul Comune. L'Assemblea regionale cambia il criterio di assegnazione dei fondi per gli enti locali. Così l'Amministrazione che attendeva circa 14 milioni si è ritrovata un'assegnazione non superiore a 2,5 milioni. Negati di fatto al Comune i soldi necessari alla sopravvivenza della Gesip, società a capitale municipale con 1.800 dipendenti, da tempo in crisi economica.

Solitamente questi fondi venivano distribuiti dando più soldi ai comuni più popolosi. Ma invece in aula al momento di affrontare la legge sulle "Norme in materia di riserve in favore degli enti locali", ovvero l'assegnazione di circa 370 milioni di avanzo per i comuni, è stato approvato da tutti i partiti un disegno di legge presentato dall'assessore all'Economia, Gaetano Armao, e poi un emendamento della commissione Bilancio, che ha stravolto i criteri originari eliminando la priorità per i comuni più popolosi.

"All’Ars tutti d’accordo. Il governo di tutti fa il blitz e a Palermo arrivano solo 2 milioni di euro invece di 14". Lo dice Davide Faraone, deputato regionale del Pd. Si è votato nonostante Faraone, con parere positivo della Presidenza, aveva chiesto la possibilità di presentare emendamenti per destinare alla quinta città d’Italia “quello che le spettava”, cioé 14 milioni di euro invece che 2,5. “E’ uno scandalo - dice Faraone - altro che governo tecnico o politico, siamo al governo della 'paura' e la paura fa 90, quella paura di tutti deputati che sapendo di andare a casa prestissimo si appattano la settanta e destinano mance ai territori che li hanno eletti. Sciogliamo l'Ars e andiamo a votare subito”.

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