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Miccichè difende il lavoro dell'Ars: "Conti sono in ordine, non è Assemblea di lavativi"

Il presidente dell'Assemblea regionale siciliana Gianfranco Miccichè ha incontrato la stampa in occasione della cerimonia del ventaglio: "Abbiamo lavorato al riordino dei conti, che ci ha preso tanto tempo"

"Diciamoci la verità: il voto segreto è il padre dell'imbroglio, ecco perchè deve essere abolito, basta andare a patteggiare qualcosa e grazie al voto segreto non si risponde più al cittadino. Con il voto segreto si può fare tutto di nascosto, e di nascosto si possono fare alcune cose che riguardano le persone o la coscienza, ma su una legge finanziaria il nascosto è sbagliato". A dirlo è il presidente dell'Assemblea regionale siciliana Gianfranco Miccichè, nel corso della cerimonia del ventaglio per il tradizionale saluto con la stampa parlamentare prima della pausa estiva. "La Sicilia è sempre stata avanti rispetto al Parlamento nazionale, ma in questo siamo 50 anni indietro - ha aggiunto Miccichè - . I deputati prendano coscienza, nella prossima riunione della commissione regolamento spero di poterlo fare approvare".

La cerimonia del ventaglio è servita al presidente dell'Ars anche per fare il punto su quanto fatto finora. "Forse l'inizio non è stato un inizio esaltante, ma sono state fatte una serie di operazioni che non riguardano atti legislativi -  ha detto Miccichè - . Il nostro compito è quello di portare in aula quello che il governo ci porta e di mandare avanti una serie di iniziative fondamentali che stiamo facendo. Abbiamo lavorato al riordino dei conti dell'Assemblea che ci ha preso tanto tempo - ha sottolineato - ed è stata un'operazione complessa. Grazie alla generosità dei dipendenti dell'Ars è stato possibile il taglio ai loro stipendi, se li sono autotagliati e nessuno poteva imporlo loro. Un'operazione che ha avuto poca enfasi nella stampa".  "Non posso dire - ha ribadito - che questa sia un'Assemblea di lavativi, certo se la paragoniamo a quella di alcuni anni fa non ci sono deputati preparati come Giuseppe Lauricella, Mario D'Acquisto e Giuseppe Alessi. Ma ci sono giovani preparati, in tutti i gruppi, che hanno tanta voglia di fare e con i quali ogni giorno mi confronto. E' una buona Assemblea e ora deve dimostrarlo".

Quanto alla polemica sui bortaborse, il presidente dell'Ars ha sottolineato di avere "fatto un lavoro di razionalizzazione dei collaboratori esterni, dei portaborse. Un lavoro che ci ha portato a un risparmio di un milione e mezzo l'anno, 7 milioni a fine legislatura. Grazie anche a trasmissioni televisive, che ben vengano, anche quelle che fanno innervosire, se aiutano. L'ufficio di presidenza e conferenza dei capigruppo sono riuscite a trovare una soluzione soddisfacente, salvando gli stabilizzati, diminuendo notevolmente i D6. Verificheremo a fine anno quale è stato il risultato e se è il caso di cambiare qualcosa. Ma non ho notizie di cose che non vanno". 

Miccichè guarda anche al futuro. "E' mio desiderio - ha annunciato - riaprire il portone monumentale di Palazzo dei Normanni il 4 settembre, il giorno di Santa Rosalia. Se è vero che Santa Rosalia ha abitato qui, tornerà a casa". Il portone di Santa Rosalia costituisce il monumentale ingresso del Palazzo Reale, sede del Parlamento siciliano ed è chiuso da oltre un decennio.

Iniziative di valore culturale, ma non solo. L'Ars aiuterà economicamente il missionario laico Biagio Conte. "Aiuteremo Conte e tutti coloro che sono in una situazione di grave povertà - ha sottolineato Miccichè - con i soldi a disposizione della Presidenza dell'Ars. La cifra disposizione è di 10 mila euro l'anno".

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