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Testo unico per l’edilizia approvato, resta fuori la sanatoria per gli abusivi

L'Assemblea regionale ha votato il ddl con 60 voti a favore su 61. Soddisfatto il presidente dell'Ance Santo Cutrone: "Finalmente anche la Sicilia entra a fare parte dell'Italia nel campo delle costruzioni". M5S: "Giornata storica"

Approvato il Testo unico per l’edilizia senza l’emendamento sulla sanatoria per le case troppo vicine alle spiagge. L’Assemblea regionale siciliana ha votato ieri il ddl con 60 voti a favore su 61 e uno contrario, quello di Giovanni Greco (Pds-Mpa), che comprende 30 articoli e permetterà così di recepire circa 130 norme nazionali sul settore. Pur dichiarandosi un ambientalista, l’ex sindaco di Trapani Girolamo Fazio (ex Forza Italia e ora appartenente al Gruppo Misto dell'Ars) ha dichiarato che non avrebbe ritirato il suo emendamento che avrebbe permesso di sanare le case realizzate tra il 1976 e il 1991 entro 150 metri dalla battigia. Un emendamento dichiarato inammissibile dal presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone che lo ha definito incostituzionale e contro cui si era schierato anche il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti.

Si dice soddisfatto dell’esito della votazione Santo Cutrone, presidente di Ance Sicilia: "Dopo 15 anni la Regione Siciliana recepisce, in maniera dinamica, il Testo unico dell’edilizia che nel 2001 ha innovato in maniera evoluta e incentivante le norme in materia: finalmente anche la Sicilia entra a fare parte dell’Italia nel campo delle costruzioni. Un grave ritardo che deve fare riflettere sull’urgenza di rivedere lo Statuto regionale affinché nel recepire le leggi nazionali l’Autonomia, da freno dello sviluppo, possa diventare una rapida opportunità di agganciare la ripresa e superare l’arretratezza economica e sociale dell’Isola". Fra le norme in questione quelle introdotte dal "Decreto del Fare" che, modificando il Dpr 380, ha introdotto numerose semplificazioni, quali la demolizione e la ricostruzione di edifici con modifica della sagoma.

Per la compagine siciliana del Movimento 5 Stelle quella di ieri è una giornata storica, "una data da segnare in rosso sul calendario". "Si tratta di un lavoro - dice Giampiero Trizzino, primo firmatario del ddl - che arriva finalmente al capolinea dopo tre anni di lavoro e dopo 15 anni di attesa. Per questo voglio ringraziare gli organi professionali che ci hanno lavorato, e tra questi la consulta degli architetti, che hanno consentito di raggiungere questo risultato, mettendosi a disposizione con grande abnegazione e spirito di sacrificio e prestando gratuitamente il proprio tempo ad un progetto che alla Sicilia manca da oltre tre lustri”.

Molti dei benefici che la riforma permetterà di conseguire riguardano la tutela del paesaggio e la semplificazione amministrativa. "La legge - spiega Trizzino - consentirà una notevole riduzione delle pastoie burocratiche per le imprese, grazie all’informatizzazione del sistema attraverso moduli on line e sportelli telematici e porterà benefici anche alla salvaguardia del paesaggio, attraverso il riconoscimento di nuove fasce di rispetto (quali quelle della Rete Natura 2000) e grazie al recupero dell’esistente, al fine di non gravare sui terreni liberi".

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