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L'Ars esce dal pantano: approvati Defr ed esercizio provvisorio

Il documento di economia e finanza regionale ha avuto 33 voti a favore, 28 contrari e due astenuti. Il presidente della Regione Nello Musumeci: "Questa è la settimana della passione. Qualcuno mi vorrebbe crocifisso, ma io guardo alla domenica"

Dopo il nulla di fatto di ieri, si sbloccano i lavori all'Ars. Il Parlamento regionale ha approvato il documento di economia e finanza regionale (Defr) con 33 voti a favore, 28 contrari e due astenuti. Approvato anche il ddl che proroga fino al 30 aprile l'esercizio provvisorio con 35 voti a favore e 29 astenuti.

"Questa è la settimana della passione. Qualcuno mi vorrebbe crocifisso, ma io guardo alla domenica - ha commentato ironicamente il presidente della Regione Nello Musumeci -. Aprile sarà il mese del confronto, con le prime significative riforme inserite nella Legge di stabilità, un confronto aperto e leale con tutto il Parlamento. Sono soddisfatto di questo primo quadrimestre di lavori, perchè abbiamo dato un colpo di acceleratore alla spesa europea, stiamo lavorando per potenziare i servizi amministrativi interni, abbiamo avviato le procedure sul fronte della Sanità in tema di stabilizzazione del personale e la ridefinizione del piano regionale ospedaliero". 

Al termine della seduta Musumeci ha preso la parola per presentare ufficialmente l'assessore all'Energia Alberto Pierobon, nominato nelle scorse settimane ma presente oggi per la prima volta a Sala d'Ercole. Pierobon ha sostituito alla guida dell'assessorato all'Energia Vincenzo Figuccia, che si era dimesso poco dopo l'insediamento del nuovo governo. "È un tecnico, è veneto - ha detto Musumeci - ed è autore di diversi libri sulle politiche ambientali. È stato indicato dall'Udc, gli auguro buon lavoro nell'interesse della comunità siciliana". 

Il governatore ha invece preferito non commentare le dimissioni dell'assessore ai Beni culturali Vittorio Sgarbi. "Mi avvalgo della facoltà di non rispondere. Ma dico io - ha detto rivolgendosi ai giornalisti - con 140 mila disoccupati, i treni che viaggiano a rilento, le strade rotte e i rubinetti asciutti, vi occupate anche di certe cose?". 

Le reazioni

Aricò (DiventeràBellissima) - "Grazie a un'unità ritrovata, la coalizione di governo ha superato con compattezza una prova importante. Tuttavia, ciò non ci indurrà certo a cambiare idea: ribadiamo, infatti, che nell'interesse dei siciliani questa legislatura dovrà proseguire all'insegna di uno spirito collaborativo con l'opposizione. Da parte nostra, siamo pronti a continuare a confrontarci sui temi e disponibili a un dialogo costruttivo, così come è già avvenuto tra entrambe le parti in queste ultime ore sul documento di programmazione economica finanziaria 2018-2020", commenta Alessandro Aricò, capogruppo all'Ars di DiventeràBellissima.

Movimento Cinque Stelle - "Una vittoria di Pirro, nulla di più, ma i problemi per l'esecutivo restano tutti. Non può fare le riforme che attende la Sicilia. Si torni al voto il più presto possibile". Così il gruppo M5S all'Ars dopo il voto su Defr e proroga di esercizio provvisorio. "Siamo di fronte - dice la capogruppo Valentina Zafarana - a un governo arrogante, autoritario ma non autorevole, senza maggioranza e con mille contraddizioni: non è nelle condizioni di fare le riforme che la disastrata Sicilia chiede. L'unica strada che ha davanti è rassegnare le dimissioni per tornare al voto prima possibile. Ci siamo astenuti sull'esercizio provvisorio solo per senso di responsabilità, ma questo esecutivo che rischia di andare sotto ad ogni votazione non è certamente nelle condizioni di realizzare quelle leggi che aspettano i siciliani. I problemi dell'esecutivo restano tutti sul tappeto. E le assenze e le astensioni strategiche in aula lo dimostrano. è una legislatura morta in culla. Musumeci ne prenda atto". 

Lupo (Pd) - "Anche oggi il governo oggi non ha raggiunto la maggioranza politica a Sala d’Ercole, fermandosi al di sotto di ‘quota 36’. Il Pd ha mantenuto ferma la propria posizione di forza d’opposizione votando contro il Defr, che non sostiene la crescita economica ed il lavoro. Ci siamo astenuti al momento del voto sulla proroga dell’esercizio provvisorio perché, responsabilmente, abbiamo voluto evitare la paralisi della Sicilia dovuta all’incapacità di un governo che fino a oggi non ha ancora trasmesso all’Ars tutti i documenti necessari per avviare l’esame della manovra economica”. Lo dice Giuseppe Lupo, presidente del gruppo Pd all’Ars.

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