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Arresto Helg, Valeria Grasso: "Si revochino titoli onorifici"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PalermoToday

"A nome di tutti i testimoni di giustizia, Io chiedo a questo signore che risponde al nome di Roberto Helg, prima di ogni cosa, di chiedere scusa a tutti gli italiani per averci presi in giro in un questo modo". Valeria Grasso esprime l'indignazione di tutti i testimoni di giustizia, imprenditori che hanno messo a rischio la propria vita per denunciare i propri estortori mafiosi, Ignazio Cutrò, Alessandro Marsicano, Giuseppe Carini, Piera Aiello, Vincenzo Conticello, Bruno Piazzese, i coniugi Candela e molti altri ancora.

"Presiedo un'associazione che si chiama 'Legalità è Libertà' e sono indignata che il capo della Camera di Commercio della quinta città d'Italia, che ha promosso il codice etico per le imprese, che ha messo il nome di Falcone e Borsellino all'aeroporto, che é stato insignito nel 2012 anche del titolo di commendatore Ordine al Merito della Repubblica, si sia potuto macchiare di un reato così odioso commesso ai danni di un imprenditore. Io chiedo - conclude Valeria Grasso - che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ritiri immediatamente, data la flagranza del reato, il titolo commendatore Ordine al Merito della Repubblica. È un segnale che va dato a tutti gli imprenditori onesti della Sicilia, che non vanno a caccia di onorificenze e tangenti ma vogliono solo la tutela dello Stato e la tranquillità per lavorare".

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