rotate-mobile
Politica Politeama / Via Emerico Amari

Il mea culpa di Roberto Helg: "I soldi mi servivano per la casa pignorata"

Il presidente della Camera di commercio di Palermo, arrestato per estorsione, ha prima negato ogni addebito e poi ammesso le sue responsabilità. E' crollato quando i pm gli hanno prospettato la possibilità di "ascoltare" la "transazione" registrata nel suo ufficio grazie alle microspie

"Ne avevo bisogno. Ho la casa pignorata". Con queste parole Roberto Helg, presidente della Camera di commercio di Palermo arrestato per estorsione, ha ammesso le sue responsabilità. Le manette ai polsi di Helg, volto molto noto in città, sono scattate ieri pomeriggio. L'indagine è partita dopo la denuncia fatta dal titolare della pasticceria Palazzolo, che ha un punto vendita all'interno dell'aeroporto Falcone-Borsellino. L'esercente ha raccontato ai carabinieri che, dovendo rinnovare il canone per il locale all'interno dello scalo, si era rivolto a Helg che è anche vicepresidente della Gesap. Per tutta risposta ha avuto una richiesta estorsiva. Helg ha infatti sottolineato le difficoltà dell'operazione di rinnovo se non supportata dal suo "prezioso" - nel senso letterale del temine - intervento. La somma ammontava complessivamente a centomila euro: la metà in contanti subito, poi 10mila euro al mese e il contestuale rilascio, in funzione di garanzia dell'impegno, di un assegno in bianco.

L'INTERCETTAZIONE CHE INCASTRA HELG - AUDIO

LEGGI ANCHE - LA FAMIGLIA PALAZZOLO: ABBIAMO FATTO IL NOSTRO DOVERE

Sono così scattate le indagini. L'ufficio di Helg è stato messo sotto controllo e quando il commerciante è andato a "saldare", con lui c'erano anche carabinieri e magistrati. Durante l'interrogatorio avvenuto in nottata Helg, 79 anni, ha prima negato ogni addebito, ma sarebbe crollato quando i pm gli hanno prospettato la possibilità di "ascoltare" dal vivo la "transazione" registrata nel suo ufficio grazie alle microspie: l'arrivo dell'imprenditore, i saluti e poi la consegna di un assegno senza data per 50.000 euro e di una busta con 30.000 euro in contante. Di fronte a questi elementi, il presidente della Camera di commercio ha scelto di confessare.

Tutto si è svolto nella massima discrezione. Oggi era prevista una riunione del cda della Gesap e si sarebbe dovuto discutere anche dei canoni per il rinnovo della concessione alle attività commerciali. Helg era atteso anche a un incontro sull'imprenditoria femminile ma ai presenti l'assenza era stata giustificata con "motivi di salute". Da anni Helg era promotore di incontri e iniziative sul tema della legalità, come l'istituzione proprio presso la Camera di commercio uno "Sportello per la legalità".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Il mea culpa di Roberto Helg: "I soldi mi servivano per la casa pignorata"

PalermoToday è in caricamento