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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Arresti per voto di scambio, Crocetta: "Separare giunta e aula scelta giusta"

Il presidente della Regione ha commentato l'inchiesta della Procura: "Mi pare che le responsabilità, in un sistema democratico, siano individuali, quindi non possiamo dire che sono coinvolti tutto l'Udc o tutto il Pid"

"Non è una cosa che fa gioire, certamente, anzi è una cosa che mette grande tristezza, a qualsiasi area politica si appartenga. Però credo che la giustizia contribuisca a fare giustizia e verità, due fondamenti su cui si basa la democrazia". Così il presidente della Regione, Rosario Crocetta, ha commentato l'inchiesta della Procura di Palermo su voto di scambio all'Ars, che ha visto l'arresto di 5 persone, tra le quali Nino Dina e Roberto Clemente, 2 deputati regionali attualmente in carica.

"Mi pare che le responsabilità, in un sistema democratico, siano individuali - ha spiegato il governatore siciliano -, quindi non possiamo dire che sono coinvolti tutto l'Udc o tutto il Pid semplicemente perché quei parlamentari sono riferimento di quei partiti, sarebbe scorretto da parte mia. Ci inquieta sicuramente sapere che ancora oggi ci possa essere il voto di scambio con la mafia, anche se più volte ho sottolineato che c'è una parte della politica che i rapporti con la mafia non li ha interrotti".

Quindi Crocetta ha osservato: "Credo che ci siano ancora delle punte grigie e persino nere da chiarire. Però guai a generalizzare che tutto il Parlamento sia coinvolto. Nel Parlamento ci sono persone oneste che conducono le loro iniziative, le loro battaglie, fanno il loro dovere, e nei partiti è lo stesso. I singoli casi vanno trattati singolarmente". "Credo che il metodo scelto, di separare nettamente i poteri dell'esecutivo dai poteri del Parlamento sia stata una grande scelta".

"Sono stato criticato per questo, perché non volevo il governo dei deputati - ha spiegato Crocetta -, ma una serie di vicende prudenziali hanno dato la possibilità al governo di restare indenne da una serie di questioni. Ringrazio la politica siciliana e i partiti che mi sostengono, che hanno accettato di separare i poteri d'indirizzo da poteri gestionali. Non discuto sulle responsabilità individuali - ha concluso -, perché nessuno può essere condannato prima di un processo, ma il caso crea grande sofferenza".
(Fonte: Askanews)

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