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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Dopo 30 ore arriva l’ok al bilancio: il Festino è salvo, la Gesip quasi

Approvato con 24 sì e 14 no: 360 mila euro per le celebrazioni e rinvio sulla Tarsu. Scene folli tra consiglieri che si addormentano e il Sindaco in ritardo alla messa che sale di corsa per le scale

Salvato in extremis il Festino, “incamerati” i 45 milioni da Roma per il salvataggio della Gesip, rinvio della delibera sulla Tarsu. Sono state necessarie circa trenta ore di seduta, interrotte solo dalla messa celebrata dal Cardinale Romeo e dalle delegazioni di lavoratori che protestavano di fronte a Palazzo delle Aquile, per approvare il bilancio. Passato con 24 sì, 14 no e un astenuto.

Festino salvo, Gesip quasi. Stanziati dunque i fondi per il festino: 360 mila euro, 200 mila in meno rispetto a quanto previsto. La differenza, insieme ad altri 500 mila euro dell'avanzo 2010, sono stati destinati alle otto comunità per il disagio psichico che ospitano in tutto 52 persone. Con l'approvazione del bilancio invece vengono collocati i 45 milioni arrivati dal governo centrale per il contratto di servizio della Gesip, ma è stato bocciato un sub emendamento del Pd con il quale si chiedeva all'amministrazione di lavorare su un piano industriale entro un mese dal contributo straordinario. I voti del centrosinistra e dell'Udc hanno impedito il prelievo della delibera sulla Tarsu, quella con la quale si intendeva portare al 100% il tasso di copertura del servizio e potere così utilizzare i 6 milioni e 200 mila euro derivanti dalla lotta all’evasione. "C'è una questione giuridica – afferma il capogruppo del Pdl Giulio Tantillo -, siamo titolati per diminuire il coefficiente? Secondo me no. Accantoniamo qualunque idea per quest'anno. L'importante sarà poi trovare la quadratura per il 2012/2013". A questo punto toccherà al ragioniere generale certificare eventuali squilibri creati dal buco da 4-5 milioni di euro per la mancata approvazione della delibera Tarsu.

Il Sindaco in ritardo. Durante la discussione ci sono state scene fuori dal normale. “Inumano stare 30 ore in aula”, si lascia scappare un consigliere. Quindi si è assistito a scene tragi-comiche: consiglieri stremati che si addormentavano, l’assessore al Bilancio Giuseppe Genco quasi svenuto sul tavolo, il gruppo dell’Mpa che ha deciso di abbandonare l’aula per protesta. Ma si è visto anche il sindaco Cammarata salire per i gradini di corsa, seguito dalla scorta, perché in ritardo per assistere alla messa celebrata dal Cardinale Romeo.vincenzo tanania

Gli altri emendamenti. Con un altro emendamento sono state stabilizzati 56 precari (34 insegnanti e 18 educatori professionali) che erano rimasti fuori dalle ultime stabilizzazioni, lavorando solo con le supplenze. Approvato anche l'emendamento che per il “fund rising” in favore della struttura di via Molara, che rischia di chiudere, e che attualmente accoglie 33 minorenni fra ciechi, sordomuti e spastici. Alla Sispi sarà affidata la realizzazione e la gestione di un portale web per servizi ai cittadini e alle imprese nei settori tributari, demografici, della pubblica istruzione e della polizia municipale, che rientra nei progetti integrati per lo sviluppo urbano con i fondi Po Fesr. Fra i capitoli sono stati previsti inoltre 2,5 milioni per l'acquisizione dell'area Sampolo dalle Ferrovie, 450 mila euro per la messa in sicurezza del Teatro Politeama, 152 mila euro per il recupero della struttura scolastica Cavallari.

E' stato poi stralciato dall'emendamento tecnico un programma da 12 milioni di euro del ministero dell'Ambiente, che prevedeva telecamere per le ztl, servizio di car sharing, cordoli, etc, perché ritenuto ormai obsoleto. La delusione arriva in casa Amia per il mancato aumento del contratto di servizi. I dirigenti avevano infatti chiesto circa 5 milioni di euro in più rispetto a 101 percepiti su base annua. "E' un bilancio che non ascolta le esigenze dei palermitani - dice il consigliere del Pd Vincenzo Tanania - e che non offre i margini di miglioramento e di sviluppo per la città. E' il bilancio dell'era Cammarata, che in 10 anni ha distrutto una città . Abbiamo un'altra idea di città: dobbiamo partire dalle categorie produttive - conclude Tanania - dai cittadini che amano la propria città e che vogliono lavorare in un'ottica di crescita".
 

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