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Approvata la mozione contro Russo L’assessore: “Rimango al mio posto”

L'Assemblea regionale ha approvato la censura presentata da Pdl e Pid. La maggioranza ha abbandonato l'Aula prima del voto. Cracolici: "Valore politico pari a zero"

Dopo due tentativi andati a vuoto l’Assemblea regionale ha approvato la mozione di censura promossa da Pdl e Pid nei confronti dell’assessore alla Sanità Massimo Russo. Prima del voto, Mpa, Fli e Pd hanno abbandonato l’Aula come annunciato nel pomeriggio dal capogruppo del Pd Antonello Cracolici, secondo cui “da mercoledì per la maggioranza non è cambiato nulla”, contestando la decisione da parte del presidente dell’Ars di non aver accolto la pregiudiziale, richiesta la scorsa settimana. Cinque deputati del Pd, tra cui Davide Faraone e Roberto Ammatuna, hanno deciso di rimanere in Aula, nonostante il loro gruppo avesse deciso di non partecipare al voto, astenendosi così come i deputati dell’Udc. La mozione è stata votata con voto palese.
 
LE REAZIONI. “Rimango al mio posto, perché sapevo che l’approvazione sarebbe stata un’ipotesi possibile” ha detto l’assessore Russo lasciando Sala d’Ercole. “Lo dico – ha proseguito Russo - però a tutti i siciliani: l’assessore Russo è censurato dagli stessi parlamentari che hanno tollerato Villa Santa Teresa (la clinica dell’imprenditore Michele Aiello condannato per mafia), i rimborsi gonfiati, i retrobottega senza mai muovere alcuna critica né censura”. Secondo il capogruppo del Pd all’Ars, Antonello Cracolici, “il valore politico di questo voto è pari a zero, la minoranza ‘se l’è cantata e se l’è suonata’. Finalmente abbiamo completato questa farsa, portata avanti con la complicità della presidenza dell’Ars:  adesso il parlamento può tornare a lavorare sulle cose serie”.
 

 

 

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