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Politica Bagheria / Via Sofocle

"La sua casa è abusiva": le Iene a Bagheria, bufera sul sindaco M5S Cinque

Secondo l'inviato Giulio Golia la villa dei familiari del primo cittadino è stata realizzata senza autorizzazione. Il grillino replica: "Tutto sanato". E intanto scoppia la polemica. Il Pd all'attacco: "Da Quarto a Bagheria, non possono dare lezioni di moralità"

L'amministrazione comunale di Bagheria, guidata da Patrizio Cinque (M5S), al centro della bufera per un presunto caso di abusivismo edilizio che coinvolge lo stesso sindaco e l'assessore all'Urbanistica. A scatenare la polemica è il servizio de "Le Iene" andato in onda ieri sera, incentrato su un vero e proprio quartiere edificato, e sanato solo in parte, all'interno del parco di Villa Valguarnera in via Sofocle. L'inviato Giulio Golia ha ricostruito la storia dell'edificio settecentesco e delle case realizzate nell'area verde di pertinenza.

Il servizio delle Iene (VAI AL VIDEO) parte dall'intervista alla principessa Vittoria Alliata, proprietaria della residenza nobiliare attorno alla quale sono state costruite alcune ville. La donna ha ricordato che tra gli anni '70 e '80 il parco fu affidato a un custode giudiziario, più volte denunciato per il modo in cui gestiva il bene. "Il boss Provenzano - sostiene la nobildonna - raccoglieva gli asparagi selvatici in questi terreni quando era latitante: le istituzioni non hanno tutelato parco e io adesso mi ritrovo con una stanza piena di centinaia di denunce, indagini e perizie. Tutti procedimenti archiviati".

Golia ricorda che contro gli immobili abusivi all'interno del parco si era schierato il Movimento Cinque Stelle. Qui però viene tirato in causa il primo cittadino Patrizio Cinque, eletto proprio con il movimento di Beppe Grillo. Secondo quanto rivelato dall'inviato, la villa di proprietà della famiglia del sindaco è abusiva. Stessa accusa mossa all'assessore all'Urbanistica, Luca Tripoli. Nel suo caso i familiari avrebbero trasformato un fienile in una villa da 150 metri. Tutto, secondo Le Iene, senza autorizzazione.

Sindaco e assessore, incalzati dalle domande dell'inviato, si sono difesi spiegando che si tratta di azioni di cui non sono direttamente responsabili e che, in ogni caso, sono state sanate. Davanti alle telecamere anche la promessa di fornire tuttala documentazione che però, secondo Golia, non è mai giunta.

patrizio cinque-3E mentre il "caso Bagheria" inizia a dilagare sui social network - innescando in poche ore anche una polemica politica - arriva su Facebook e Twitter la replica di Patrizio Cinque. "Ok faccio outing - scrive -. Ma tanto lo sapevate già dal periodo della campagna elettorale. La casa dove sono cresciuto è stata costruita ‪#‎abusivamente‬ prima che io nascessi. Poi regolarizzata. E se devo dirla tutta in quel momento non era in area sottoposta a vincolo monumentale. Non so se vi aspettavate un altro tipo di outing ma...mettiamola così... l'attesa rende la scoperta più interessante. Se anche tu hai dei genitori, dei nonni, dei parenti che hanno costruito abusivamente e hanno poi sanato o stanno sanando partecipa a ‪#‎abusivo‬ ‪#‎nonseibagheresese‬ ‪#‎abusivi‬ ‪#‎leprimecasenonsibuttanoaterra‬ ‪#‎leiene‬"

E, sempre tramite i social, ecco anche una serie di video in cui il primo cittadino racconta la sua verità e si difende dalle accuse mosse da Le Iene, definendole "dipendenti di Berlusconi" (GUARDA IL VIDEO). "Ho pensato  - spiega - di proporre alcuni video di contro informazione, basati non su illazioni, menzogne e vere e proprie aggressioni mediatiche ma utilizzando le carte e gli atti. Sicuramente non li vedrete mai in tv, perché ai dipendenti di Berlusconi questo non conviene, ad essi giova esclusivamente infangare il M5S ed i suoi amministratori".

LE REAZIONI
FERRANDELLI - "Insieme alla trazzera, il M5S all'Ars avrebbe fatto bene a costruire anche un bilocale a norma per il sindaco e l'assessore di Bagheria". Lo scrive ironicamente su Twitter Fabrizio Ferrandelli, ex deputato regionale del Pd, dimessosi lo scorso anno dall'Assemblea regionale siciliana in polemica con Crocetta e il Pd siciliano, riferendosi al servizio della trasmissione "Le Iene" sull'abusivismo edilizio a Bagheria, città amministrata dal sindaco pentastellato Patrizio Cinque. 

Miceli carmelo-2CARMELO MICELI - "I campioni dell'incoerenza a 5 Stelle colpiscono ancora! Prima incentrano intere campagne elettorali sulla legalità, la lotta alla mafia e la lotta all'abusivismo e, poi, appena arrivano al governo, come a Bagheria fanno finta di non vedere gli immobili abusivi dei mafiosi e dei loro parenti". Lo dice Carmelo Miceli, segretario provinciale del Partito Democratico. "Dove sono finite  - aggiunge - quelle ruspe delle quali il candidato a Sindaco Patrizio Cinque aveva annunciato l'imminente arrivo come fossero la cavalleria rusticana? Che fine hanno fatto i protocolli d'intesa sottoscritti dall'Amministrazione di Bagheria con la Procura della Repubblica per l'immediata demolizione degli immobili abusivi? Tutto finito nel dimenticatoio. Meglio lasciare tutto come era prima. Perchè per i Cinque Stelle è facile sostenere di fare la lotta a cosa nostra ma è impossibile ordinare la demolizione degli immobili di boss del calibro di Sergio Flamia e Giacinto Di Salvo. Perchè per il sindaco di Bagheria Patrizio Cinque e il suo assessore all'Urbanistica Tripoli - continua Miceli - è semplice parlare di lotta all'abusivismo. Ciò che èimpensabile è definire in tempi rapidi, con trasparenza e imparzialità i procedimenti di sanatoria degli immobili abusivi delle proprie famiglie. Parliamo di #abusivia5stelle o #intoccabilia5stelle? Ebbene, per la gravità della situazione - conclude il segretario dei Dem - stiamo già valutando le possibili implicazioni legali della vicenda e, a breve, solleciteremo l'intervento della magistratura e degli assessorati regionali competenti per eseguire ogni verifica sull'esistenza di illeciti amministrativi e penali". 

giuseppe-bruno-2GIUSEPPE BRUNO - "Quanto denunciato da Giulio Golia, inviato del programma tv 'Le Iene', attraverso il servizio andato in onda ieri sera sui fatti di abusivismo presso villa Valguarnera, a Bagheria, che coinvolgono anche il sindaco e l'assessore all'Urbanistica dei 5 stelle, ha dell'incredibile e rappresenta uno spregio ai principi di legalità e trasparenza, apparentemente molto cari al loro movimento politico". Dice Giuseppe Bruno, presidente del Pd Sicilia. "La circostanza che molte delle costruzioni abusive (più della metà non sanabili) attorno alla villa siano di alcuni esponenti vicini alla mafia, fra cui Sergio Flamia, poi pentito, Giacinto Di Salvo e Salvatore Buttitta, titolare di alcune cave poi sequestrate e che nella villa di Di Salvo avrebbe trascorso la sua latitanza anche Bernardo Provenzano e che in una di queste ville sia stata organizzata la strage di via D'Amelio, lascia a dir poco esterrefatti ed è lecito chiedersi se l'amministrazione bagherese abbia prestato e stia prestando la dovuta attenzione alla vicenda. Negli anni passati - prosegue - l'abusivismo edilizio a Bagheria è stato oggetto di denuncia dal parte del Movimento 5 stelle ed ora che sono al governo cosa fanno?! Anche la casa del padre del sindaco, una palazzina di 4 piani, è stata costruita abusivamente e la villa dell'assessore Tripoli (con delega all'Urbanistica!) è abusiva con un abnorme aumento del volume dell'immobile. Questo è un fatto di una gravita politica estrema. Sia il sindaco che l'assessore non hanno fornito adeguate giustificazioni e malgrado le promesse neppure la documentazione richiesta dall'inviato delle Iene. Dopo Quarto, anche a Bagheria, il Movimento 5 stelle è stato preso con le 'mani nella marmellata' e difficilmente adesso potranno elargire patenti di moralita'", conclude Bruno.

“Il servizio della trasmissione televisiva le Iene, che sostiene che il sindaco e un assessore 5 Stelle di Bagheria vivano in abitazioni abusive, costruite all’interno del parco vincolato di Villa Serradifalco, pone forte inquietudine tra i cittadini, ormai delusi da certa politica furbetta e parolaia. Se come affermato dal sindaco e dall’assessore grillini, la casa di proprietà del primo è già stata sanata, e per l’abitazione del secondo è in atto l’iter di regolarizzazione, i due non abbiano timore e mostrino quanto prima pubblicamente i documenti. La trasparenza nei confronti degli elettori e dei cittadini tutti, non sia vista come una scelta, ma come un dovere. Se i due amministratori decideranno invece la via della privacy, rassegnino contestualmente le dimissioni, in segno di rispetto per i bagheresi”. Lo dichiara l’onorevole Giuseppe Milazzo, deputato di Forza Italia all’Ars.

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