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Il governo che verrà, il "partito 5 Stelle" e il Pd, parla Orlando: "Sì al confronto ma senza divisioni"

Il primo cittadino ribattezza i grillini e lancia l'appello ai dirigenti dem: "Bisogna superare personalismi che rischiano di produrre danni al partito, l'obiettivo è rafforzare il rapporto con gli elettori e i territori"

Sì al confronto con il "partito 5 Stelle", ma senza creare divisioni interne al Pd. Intervenendo sulle difficoltà nella formazione del nuovo governo nazionale, il sindaco Leoluca Orlando "ribattezza" i grillini. Una storpiatura voluta - la sostituzione del termine movimento con partito - per sottolineare le trattative da Prima Repubblica che vedono in prima fila i pentastellati.

"L'Italia e gli italiani hanno necessità di avere un governo. Il Pd ha necessità di recuperare identità ed organizzazione, rafforzando il rapporto con i cittadini e con i territori e proseguendo in una azione politica di attenzione ai diritti di tutti e alle fasce deboli e ai mezzogiorni di Italia". Così il sindaco Orlando, che prosegue: "Su queste premesse il Pd può certamente partecipare ad un confronto programmatico con il partito 5 stelle su alcune priorità utili al Paese. Ma se tale confronto dovesse registrare contrasti e divisioni tra gli attuali gruppi dirigenti - anche su un eventuale sostegno esterno e su precise scelte programmatiche - è preferibile evitare di compromettere ulteriormente la credibilità e la fiducia da parte degli aderenti e degli elettori".

Parole che sono il preludio ad un appello al "suo" Pd: "Ciò che sento è il dovere di esprimere un invito a tutti, proprio a i tutti i dirigenti nazionali, all'unità, superando ogni personalismo che costituisce un male che ha prodotto e rischia anche nel futuro di produrre danni al partito e agli interessi del nostro paese". 

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