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Pneumatici fuori uso diventano travi per le rotaie, il business di Green Rail

E' la trovata della startup nata nel capoluogo nel 2012 ad opera di Giovanni De Lisi. Utilizzando vecchi copertoni l'azienda è in grado di costruire travi per le rotaie capaci di produrre energia, abbattendo i costi del 50 per cento

Pneumatici fuori uso diventano travi ecosostenibili per le rotaie, in grado di recuperare energia al passaggio del treno. E' la trovata di Green Rail, la startup nata nel capoluogo nel 2012 ad opera di Giovanni De Lisi. Un bel risparmio per tutto il pianeta visto che ogni anno solo per la manutenzione delle linee ferroviarie si consumano 70 milioni di traverse. Un mercato quasi interamente rappresentato dal calcestruzzo. Basti pensare che in Italia ogni anno si logorano dal milione ai due milioni di travi, di cui solo una minima parte, dalle 100 alle 300 mila, è costruita in legno. 

Green Rail riesce ad abbattere i costi di manutenzione fino al 50 per cento, diminuendo - tra l'altro - le vibrazioni, i rumori e i problemi tecnici che si possono presentare nelle diverse linee. Il tutto grazie a quattro prodotti brevettati per ogni tipologia di linea. "Un solo chilometro, composto da 1670 traverse - spiega De Lisi, amministratore delegato della startup in un'intervista rilasciata a SiciliaInformazioni - contribuisce a riciclare 50 tonnellate di pneumatici fuori uso. E' l'unica traversa al mondo ottenuta da materiale riciclato, in grado di sostituire quella in calcestruzzo ed essere montata sulle linee con lo stesso sistema meccanizzato, ovvero un metodo rinnovatore che in sole 4 ore demolisce e rimonta un chilometro e mezzo di linea. 

Vera marcia in più dell'azienda palermitana è però la capacità di produrre energia. "Grazie alla copertura esterna in plastica e in gomma riciclata la nostra - continua De Lisi - è l’unica traversa al mondo che può integrare al suo interno dei sistemi elettronici. Abbiamo individuato e brevettato il sistema piezoelettrico sotto rotaia. Viene integrato all’interno della traversa montata normalmente, successivamente cablata, e infine collegata da traversa a traversa per un circuito minimo di un chilometro. Al passaggio dei treni il sistema viene sottoposto a compressione e a vibrazione e produce una carica elettrica".

Il pezzo tutto italiano è già molto richiesto sul mercato. Nel 2013 Green Rail ha presentato un brevetto internazionale in 148 Paesi, ratificato in Europa, Stati Uniti e tutto il mondo asiatico. "Un solo chilometro delle linee metropolitane maggiormente trafficate - aggiunge - quale ad esempio quella di Londra con cui stiamo chiudendo un accordo, riesce in un anno a produrre un milione di kWh, l’energia necessaria per alimentare 1.000 abitazioni". 

Non sono mancati, poi, premi e riconoscimenti. Green Rail è stata infatti finalista al Premio Gaetano Marzotto nel 2013, vincitrice di Seedlab e di Startup, iniziativa di Banca Intesa. "Siamo stati tra i tre vincitori di questo Premio, gli altri due - conclude De Lisi - sono anche qui presenti, anch’essi siciliani. Una bella soddisfazione perché c’erano solamente tre siciliani tra i finalisti, uno per ogni categoria, tutti e tre abbiamo fatto l’en plein. Il nostro motto è 'The future is now don’t miss the train'". 

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