"L'uomo nero", riflessioni sulla mentalità mafiosa al Teatro Libero
Sabato 24 e domenica 25 maggio, alle ore 21.15, spazio al Teatro Libero per lo spettacolo "L'uomo nero", un'ampia riflessione sul retaggio della mentalità mafiosa.
Sul palco la compagnia Omonia di Trapani. "L'uomo nero" prende vita da un'ampia riflessione sul retaggio della mentalità mafiosa come subcultura dei siciliani e racconta un punto di vista sul conseguente stato di "silenzio emotivo". La convivenza con la mafia è un atteggiamento mentale, un’abitudine di secoli intessuta all’interno di una rete invisibile. La cronaca racconta in merito di fatti e avvenimenti che attanagliano il nostro quotidiano di un "nero inchiostro" che invade i nostri spazi fisici e mentali. La libertà sembra venire a mancare.
"L'uomo nero" è la creatura cattiva, misteriosa e oscura, che tutti i bambini hanno nel loro immaginario. La figura che opprime, incute timore, rapisce i sogni, che qui simboleggia non solamente l’uomo di mafia ma anche l’alone di mafiosità che incombe nel quotidiano della vita degli adulti. La scena si apre con una ninna nanna. La figura persuasiva e seducente di un uomo nero sembra capace di un disegno malvagio. L’insidia indossa volti diversi. Una donna non distingue il sogno dalla realtà e vive un’intima sensazione di instabilità.
Un'improvvisa consapevolezza interrompe i suoi “sonni tranquilli”, che oscillano tra rassegnazione e ribellione contro il "pactum sceleris". Concept, regia e coreografia: Silvia Giuffrè; con Roberto Galbo, Silvia Giuffrè e Cinzia Tartamella; musiche originali e dal vivo: Gabriele Giambertone e Giuseppe Rizzo; scenografia e disegno luci: Alessandro Montemaggiore; assistente: Sara Bonsorte. Costo del biglietto: 12 euro biglietto intero, 10 euro biglietto ridotto per under 25. Per contatti telefonare al numero 091.6174040.