"Sacra et Pretiosa", i tesori di Ciminna: mostra a cura di Giuseppe Bucaro e Lina Bellanca
Ciminna, con la propria storia, la propria arte, le proprie tradizioni è un esempio concreto di una realtà culturale che unitamente al tessuto urbano ci regala un quadro d’insieme di estimato valore. Un territorio che si racconta in molteplici forme, un susseguirsi di atmosfere e paesaggi incantevoli, un paese che scopre e valorizza la ricchezza spirituale, artistica e storica, un esempio concreto di una realtà rurale dove le risorse artistiche e naturalistiche si uniscono per regalarci un unico quadro d’insieme e di grande valore.
Il paese ha una grande vocazione religiosa, che mantiene intatta tutt’oggi, rispettando le tradizioni e gli antichi valori. Gli usi e i costumi costituiscono patrimonio storico-culturale con il quale il paese esprime il suo antico e profondo legame con il passato e le generazioni future.
Tantissime sono le opere e i monumenti firmati da scultori e pittori di pregio sia forestieri che locali. Monumenti e opere che rappresentano qualcosa di speciale per la rarità e per la qualità dei lavori, che vivono e ci raccontano ogni giorno la nostra storia. Non è un caso se Ciminna è il paese delle chiese, dei ministri del culto e della musica, grazie alla domanda continua di opere destinate ad altari e cappelle private, da parte dei nobili di un tempo, il paese ha visto passare i più bei nomi del panorama figurativo della Sicilia dal XVI e XIX sec., come Simone di Wobreck, Scipione Li Volsi, Pietro Novelli, Vincenzo La Barbera, Geronimo Gerardi, Filippo Randazzo, Vito D’Anna, e scultori come i Gagini, i Li Volsi, B. Valenza, Filippo Quattrocchi, Antonino Barcellona e Andrea Tipa, Padre Pasquale Sarullo.
Tali presenze ha fatto emergere la qualità degli artisti locali che testimoniano quanto il paese teneva alla cultura e alla musica, fra i più importanti ricordiamo Francesco Giganti, Melchiorre Di Bella, i fratelli Don Vincenzo (Musicista) e Don Paolo Amato, vero interprete del barocco palermitano della seconda metà del seicento. Ma Ciminna è anche il paese che ha dato vita a personaggi illustri come, l’Antropologo Dr. Vito Graziano, e i compositori Maestri Antonino Cuti e Gabriele Bonanno. Non è neanche un caso se Ciminna è legata alla Cinematografia, considerato che è il paese d’origine della famiglia di Martin Scorzese, negli anni ’60 è stato scelto dal regista Luchino Visconti quale Set cinematografico per girare parte del Film “Il Gattopardo”, pellicola cult della storia del cinema italiano. A ricordo della realizzazione delle scene girate a Ciminna, oggi si può visitare una mostra fotografica dedicata al set cinematografico composta da più di 300 immagini.
Martedì 17 dicembre alle ore 16:30 presso il monastero di Santa Caterina d'Alessandria al Cassaro di Palermo, sarà inaugurata la mostra “Sacra et Pretiosa – I Tesori di Ciminna”. Nelle sale del Monastero saranno esposti diversi dipinti, argenti e opere tessili del diciassettesimo e del diciottesimo secolo provenienti dalla Chiesa Madre e dal Municipio di Ciminna. Un’importante iniziativa di valorizzazione delle opere d'arti del Paese, in uno dei siti più importanti e visitato della città di Palermo. L'evento è stato possibile realizzarlo grazie alla collaborazione tra il Comune di Ciminna, la Parrocchia Santa Maria Maddalena di Ciminna, l'Arcidiocesi di Palermo e la Soprintendenza dei Beni Culturali di Palermo.