Il libro nero della Repubblica, la presentazione allo spazio cultura Macaione
Nel nuovo Libro nero della Repubblica troviamo risposte che ci aiutano a capire il futuro o almeno il presente del nostro tormentato Paese.
A quattordici anni dalla prima edizione, Il libro nero della Prima Repubblica è aggiornato agli sviluppi di tanti casi che costituiscono l’ossatura di un’unica indagine lunga mezzo secolo, condotta sul campo da una giornalista lungimirante che non si è mai arresa alle verità di comodo. Tragedie in cui Rita Di Giovacchino torna a scavare offrendoci un reportage sul “volto oscuro del potere” che si spinge fin dove è possibile, fin dove l’onere della prova non evapora a fronte della ragion di Stato o dell’interesse superiore di consorterie come la P2 che in cambio della gestione del silenzio han¬no inquinato la vita pubblica con il ricatto e la corruzione.
Giornalista, si è occupata per anni di cronaca giudiziaria e, come inviata speciale di «Il Messaggero», ha seguito da vicino i processi di mafia e terrorismo, le inchieste e le grandi tragedie italiane degli ultimi quarant’anni: dal caso Moro a Mafia Capitale. Attualmente scrive su «il Fatto Quotidia¬no». Con Castelvecchi ha pubblicato Stragi. Quello che Stato e mafia non possono confessare (2015).