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Sabato, 20 Aprile 2024
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Presentato il calendario della polizia, le foto di Paolo Pellegrin per l'edizione 2020

L’evento oggi alla Galleria d’arte moderna e contemporanea di Roma. Gli scatti di quest’anno sono stati affidati al dieci volte vincitore del World Press Photo nonché membro dell’agenzia Magnum Photos

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PalermoToday

Alla presenza del Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, del capo della polizia e direttore generale della pubblica sicurezza, il prefetto Franco Gabrielli, del presidente dell’Unicef Italia Francesco Samengo, è stato presentato oggi, presso la Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea di Roma, l’edizione 2020 del calendario della polizia di stato. Quest’anno la realizzazione dei 12 scatti che hanno il compito di ritrarre il delicato ruolo degli uomini e delle donne della polizia di stato, è stata affidata a Paolo Pellegrin, una delle più ammirate firme della fotografia italiana e fotoreporter di guerra, nonché, vincitore di dieci edizioni del World Press Photo.

Dal 2005 membro effettivo di Magnum Photos, una delle più importanti agenzie fotografiche del mondo, con le sue fotografie dallo stile inconfondibile ha voluto ritrarre l’attività operativa delle donne e degli uomini della polizia di stato, attraverso un racconto che mette a fuoco l’umanità dei poliziotti. “Nei suoi scatti le ombre e le luci non sono declinate per mere finalità estetiche, ma sono rigorosamente plasmate per raccontare storie di uomini, spesso ai margini, di guerre, di drammi umanitari. Per questo suo rigore gli abbiamo chiesto di raccontare, attraverso i suoi tagli di luce e i suoi neri degradanti, le nostre donne e i nostri uomini nel loro quotidiano agire” ha dichiarato Gabrielli.

Il calendario 2020 della polizia

Passione, impegno e servizio, tre parole che rappresentano al meglio l’autenticità della polizia di stato e che indicano la volontà di essere sempre vicini alla gente, mettendo a disposizione del Paese il proprio lavoro. Anche quest’anno la realizzazione del calendario ha trovato la partnership di Unicef Italia Onlus. Il ricavato della vendita verrà devoluto al Comitato italiano per l’Unicef per sostenere il progetto connesso alla celebrazione del “Trentesimo anniversario della Convenzione Onu dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza”, occasione per riaffermare i diritti degli under 18. Nonostante siano trascorsi 30 anni dalla firma della convenzione Onu, infatti, ancora troppi bambini vengono privati dei loro diritti, vivendo situazioni di degrado, abuso e violenze.

“Quest’anno celebriamo i 30 anni della convenzione sui diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, il trattato sui diritti umani più ratificato al mondo, e i 20 anni di collaborazione con la polizia di stato attraverso il calendario della polizia. Durante questi tre decenni la vita dei bambini è profondamente cambiata: si sono ridotte di oltre il 50% le morti dei bambini sotto i 5 anni; la percentuale dei bambini denutriti è quasi dimezzata; 2,6 miliardi di persone in più hanno oggi acqua potabile più pulita.  Ma sono ancora molte le sfide davanti a noi. Insieme sono certo che riusciremo a salvare e proteggere tanti altri bambini in tutto il mondo”, ha dichiarato Francesco Samengo, presidente dell’Unicef Italia. Grazie all’ormai consolidata partnership con Unicef, dal 2001 ad oggi sono stati raccolti circa 2 milioni e 650 mila euro e completati diversi progetti, tra cui il progetto Unicef “Yemen”, cui la vendita dei calendari della polizia di stato 2019 ha permesso di devolvere 176.949 euro.

Inoltre, come per la precedente edizione, il Comitato italiano per l’Unicef riserverà una quota del ricavato delle vendite del calendario al Fondo assistenza per il personale della polizia di stato, per finanziare il piano “Marco Valerio”, rivolto ai figli minori dei dipendenti ed ex dipendenti della polizia di stato affetti da gravi patologie croniche. L’acquisto del calendario della polizia di stato è possibile presso il Museo delle auto della polizia, sito in Roma, via dell’Arcadia 20 e presso gli uffici relazioni con il pubblico delle Questure, previa prenotazione ed un versamento, di 8 euro per l’edizione da parete e di 6 euro per quella da tavolo, sul conto corrente postale numero 745000, intestato a “Comitato italiano per l’Unicef”, avendo cura di inserire nella causale calendario della polizia di stato 2020 per il progetto Unicef “Trentesimo anniversario della Convenzione ONU dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza”. A partire da oggi, inoltre, tutti i cittadini potranno acquistarlo anche online sul sito www.unicef.it nella sezione “Regali e prodotti” (https://regali.unicef.it/shop/calendario-polizia/).

La prefazione del capo della polizia Franco Gabrielli

"Gli artisti – quelli con la A maiuscola, come diceva la mia professoressa del liceo – si riconoscono per il 'tratto distintivo'. Quella cifra, personale e inimitabile, che rende immediatamente attribuibile un’opera al suo autore. Si tratta di un elemento difficile da imbrigliare in una definizione. Può essere un colore, un’atmosfera, un tratto del pennello, ma è quello che ci fa dire: questo è un Monet, un Van Gogh, un de Chirico. Avviene lo stesso anche nella fotografia. In Paolo Pellegrin, uno dei fotografi italiani più noti al mondo, questa cifra è il 'bianco e nero'. Nei suoi scatti le ombre e le luci non sono declinate per mere finalità estetiche, ma sono rigorosamente plasmate per raccontare storie di uomini, spesso ai margini, di guerre, di drammi umanitari. Per questo suo rigore gli abbiamo chiesto di raccontare, attraverso i suoi tagli di luce e i suoi neri degradanti, le nostre donne e i nostri uomini nel loro quotidiano agire. Martin Luther King diceva: «Cerca di scoprire il disegno che sei chiamato ad essere. Poi mettiti con passione a realizzarlo nella vita». Noi il nostro disegno lo abbiamo scoperto da tempo e sono sicuro che tra questi straordinari scatti riuscirete a scorgere anche voi il “tratto distintivo” della Polizia di Stato: essere al servizio delle nostre comunità con passione e impegno. Che sia l’immagine dell’ufficio di un commissariato o del covo di un latitante, il filo conduttore è proprio lo spirito di servizio con cui attendiamo al disegno che siamo stati chiamati a realizzare. Qualunque sia il vostro, vi auguriamo di trovarlo e realizzarlo nel corso del 2020. Noi ci saremo sempre".

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