Gli antichi rosari siciliani in una perfomance, Sara Favarò alla Galleria Josephine Bonì
Giovedì 25 ottobre, ore 18, Sara Favarò recita e canta antichi rosari siciliani alla Galleria Bonì, via Notarbartolo, 49, Palermo. Brani inseriti in "A cruna" Antologia di Rosari Siciliani, edizioni Città Aperta, che contiene centinai di rosari, frutto di trentennale ricerca su campo dell’autrice.
Rosari che in gran parte sono ignoti alla fede ufficiale di Santa Romana Chiesa e nei quali il rapporto del fedele con la SS. Trinità, Gesù, la Madonna e i Santi è, quasi sempre, frutto di una relazione alla pari e, in ogni caso, di tipo familiare. Sovente la preghiera viene offerta in cambio di una grazia, un miracolo, una particolare protezione e, non di rado, è contraccambio di preghiere tra il mondo dei vivi e quello dei morti e tra l’orante e la Divinità invocata. Rosari divinatori recitati dal popolo per conoscere l’esito di un evento, ed anche per essere protetti dalle forze del male; rosari propiziatori affinché si verifichi qualcosa, come quello per fare piovere, ma anche per arrestare i temporali.
L’antologia che riporta i testi in siciliano, e la loro traduzione in italiano, è arricchita dalle riproduzioni a colori dei “Santini” della collezione di Giuseppe Pitrè, concessi in uso a Sara Favarò dal Museo Etnografico omonimo, e dalle partiture musicali trascritte dal M° Giovanni Pecoraro. L’antologia è introvabile attraverso i comuni canali di vendita perché, oltre ad essere esaurita, la casa editrice Città Aperta di Troina, ha chiuso i battenti. Esistono solo pochissime copie che saranno disponibili durante l’incontro.