Palermo Classica, il pianista serbo Ivo Pogorelich torna in concerto al chiostro della Gam
Un gradito ritorno e una giovane orchestra internazionale: quest’anno PalermoClassica ha voluto fare le cose in grande e per questo suo debutto - sabato 27 luglio alle 21 nel chiostro della Galleria d’arte moderna - ospita la Turkish National Youth Philharmonic: 80 giovani musicisti che fanno parte dell’organico fondato nel 2007 dal suo direttore Cem Mansur, e che hanno già accompagnato solisti come il pianista Murray Perahia, il violinista Salvatore Accardo e Shlomo Mintz, la violoncellista Natalia Gutman. Solista d’eccezione, il pianista serbo Ivo Pogorelich che ritorna a Palermo dopo la trionfale performance dello scorso anno; dopo l’ouverture de “I Maestri Cantori di Norimberga” di Wagner, Pogorelich affronterà l’amato, ma anche malinconico ed introverso “Concerto per pianoforte e orchestra n. 2, Op. 18” di Rachmaninov; chiuderà il concerto, la “Sinfonia n. 8 in Fa maggiore, Op. 93” di Beethoven.
Quando Herbert Von Karajan lo lodò pubblicamente, Ivo Pogorelich aveva appena 23 anni: il mondo lo scoprì quasi per caso e lui, elegante, malinconico, crepuscolare, guadagnò i palcoscenici più importanti. Oggi Pogorelich anni ne ha 60 ed è conosciuto e richiesto ovunque, soprattutto dopo essere ritornato alla ribalta dopo il grande dolore della sua vita - ha perso la moglie, la delicata pianista georgiana Aliza Kezeradze, allieva di Siloti e sua prima insegnante - che lo chiuse in un silenzio durato undici anni. Grande virtuoso della tastiera, eccezionale pianista come pochi, è riuscito a catalizzare l’attenzione del pubblico e dei media, in tempi in cui la musica classica era ancora un genere per pochi.
Sempre nel cartellone di PalermoClassica, ma come ciclo satellite, da quest’anno il festival ospita anche sei concerti da camera a Palazzo Branciforte: domani (venerdì 26 luglio) alle 21 la pluripremiata pianista russa Polina Ushakova si metterà alla prova su pagine musicali del romantico Robert Schumann (Carnaval op.9), del classico Haydn (Sonata in C Mayor, Hob. XVI) e del compositore contemporaneo John Corigliano (Etude Fantasy). Ingresso libero fino ad esaurimento posti.
E per il primo anno dalla sua nascita, il festival Palermo Classica ha aperto anche una finestra sul Jazz: dopo Uri Caine, il prossimo appuntamento sarà mercoledì prossimo (29 luglio) alle 21 alla GAM con un concerto del The New York Gypsy All Stars, una jazz band dallo spiccato carattere migrante che proporrà, musicalmente parlando, una serata coinvolgente e ricca di emozioni. La formazione, di impostazione elettro-acustica, è nata alcuni anni fa a New York sotto la guida del giovane macedone, virtuoso del clarinetto Ismail Lumanovski, che ha coinvolto nel suo progetto discografico oltre al tastierista olandese Marius Van den Brink, altri eccellenti musicisti dell’area balcanica: il turco Tamer Pinarbasi, talentuoso suonatore di kanun (la cosiddetta arpa araba), il bassista greco Panogiotis Andreu e il batterista turco Engin Gunaydin. Il quintetto propone un sofisticato mix che spazia dalla world music al jazz e che unisce ritmi metropolitani, hip-hop e funk alla musica tradizionale balcanica, armena e indiana. I concerti inizieranno sempre alle 21. I biglietti sono acquistabili presso l'Accademia Palermo Classica in via Paolo Paternostro, 94; online sul circuito CiaoTickets.com; la sera stessa del concerto alla Gam.