What's plain invites pattern, rassegna d'arte contemporanea itinerante
Da venerdì 18 a domenica 20 settembre parte alla kalsa e in riva al mare la rassegna What's plain invites pattern, un progetto d'arte contemporanea che vedrà la partecipazione di diversi Paesi del mondo.
Obiettivo quello di mettere a confronto alcune delle esperienze artistiche, curatoriali ed attivistiche maturate a Danzica nello spazio, che una volta faceva parte degli storici cantieri navali, con le necessitá e problemi dello scenario artistico ed attivistico di Palermo. Vi parteciperanno artisti provenienti da diversi paesi: Ewa Partum, Zorka Wollny, Kader Attia, Marco Godinho, Jean-Christophe Norman, Micha? Znojek, Micha? Szlaga, Józef Robakowski, Hiwa K, Stefania Galegati Shines i MML Studio.
Il progetto prevede residence degli artisti, interventi con il testo, performance nello spazio urbano, una discussione fra gli attivisti palermitani e provenienti dalla Polonia, una lecture e proiezioni di film. Si svolgerá in diversi luoghi della cittá e, da un lato, vuole creare una nuova energia negli spazi palermitani e permettere ai passanti di imbattersi con gli interventi artistici, dall'altro lato invece, entrare in relazione con il pubblico palermitano attraverso un workshop e una serie di incontri. Cercateci per strada, nei parchi e sul lungomare nei giorni 18-20 settembre.
What's plain invites patttern è un progetto sulla relazione performativa fra il corpo, la voce, il luogo, l'economia e la migrazione. Gli interventi degli artisti provenienti da diversi paesi porteranno a Palermo l'esperienza maturata negli storici Cantieri Navali di Danzica, sopratutto nell'ambito del Festival Alternativa. Attualmente gli attivisti urabni di Palermo cercano di "recuperare il mare" lavorando sulla memoria locale legata allo spazio adiacente al mare. Diversi edifici postindustriali sono stati trasformati nel Museo del Mare, centri di cultura e scuole. Una parte dei Cantieri Navali di Danzica, che da anni vedono un'intensa attivitá artistica, ancora aspettano la riconversione e il lavoro degli attivisti si focalizza soprattuto sulla lotta per la protezione del patrimonio materiale che vi è presente.
Desideriamo creare uno scambio di queste esperienze. Il progetto vuole far vedere i progetti performativi e di ricerca realizzati dagli artisti soprattuto attraverso il mezzo della performance, del suono, del video e dell'istallazione del testo che fanno unire il tessuto della cittá con la nostra presenza e con il flusso del capitale, delle materie, delle persone e delle informazioni.
Le performance si svolgeranno nella Kalsa e sul lungomare. Qui potrete vedere i lavori di artisti che lavorano con il testo: Ewa Partum, Kader Attia, Jean-Christophe Norman, Marco Godinho e di Micha? Znojk, quest'ultimo invece realizza interventi di guerilla gardening. Incontreremo qui anche i palermitani che per due settimane lavoreranno con Zorka Wollny in un workshop. Sará sempre alla Kalsa dove conosceremo i risultati del loro lavoro.
Il dibattito avrá luogo nell'Ecomuseo Mare Memoria Viva, dove lavorano anche degli attivisti che cercano di far rivitalizzare il porto di Palermo ponendosi la domanda "Sta Palermo sul mare?".
Aneta Szy?ak terrá una lecture presso Dimora Oz, un laboratorio di arte, intitolata "Pratica localizzata" il cui obiettivo è quello di illustrare il modo in cui le attivitá curatoriali ed artistiche negli spazi che appartenevano ai cantieri navali sono diventati negli ultimi dieci anni una forza fondamentale per la creazione dello spazio pubblico e la possibilitá di raggiungere un dialogo fra gli enti che operano nella Cittá Giovane, un quartiere di Danzica che vi sta per nascere, e che hanno obiettivi e idee ben diverse. È un'occasione per illustrare la metodologia del lavoro, che è stata creata mentre la nostra fondazione e le persone che vi lavorano piano piano si sono radicate nei cantieri navali lavorando sulla memoria, sulla storia, sulle relazioni sociali, attraverso il recupero dello spazio comune e la creazione della comunitá. Tutto ció è stato definito come uno strumento del lavoro curatoriale e della ricerca visiva nella tesi del dottorato della lecturer.
È prevista anche la discussione fra gli attivisti polacchi con quelli locali, moderata da Bogna ?wi?tkowska dalla Fondazione B?c Zmiana. Fra le persone che vi parteciperanno ci sará Cristina Alga, un'attivista palermitana coinvolta nel recupero degli spazi adiacenti al mare visto come la riconversione artistica ed ambientale dell'identitá locale persa, attraverso le attivitá culturali.
Nel Teatro Garibaldi vedrete le proiezioni di Hiwa K, MML Studio, Stefanii Galegati - Shines, Józef Robakowski i Micha? Szlaga. Ci sará una breve introduzione di film effettuata da Aneta Szy?ak i Maksymilian Bochenek, fondatori di Alternativa.
Location: spazio pubblico di Palermo, Teatro Garibaldi, Ecomuseo Mare Memoria Viva, Dimora Oz, Nautoscopio.
Organizzatore: Fondazione Alternativa di Danzica www.fundacja-alternativa.org
Curatore: Aneta Szy?ak
Collaborazione: Comune di Palermo, Teatro Garibaldi, CLAC, Ecomare Memoria Viva, Frac Lorraine w Metz, Dimora Oz, Nautoscopio.
Fondazione Alternativa è un'organizzazione nongovernamentale di Danzica fondata dalle persone coinvolte nell'Festival Internazionale di Arti Visive Alternativa. Per la realizzazione del progetto What's plain invites pattern hanno lavorato: Maks Bochenek - produttore principale, Hanna Gryka - produttrice e coordinatrice e Agnieszka Kwiatek coordinatrice locale di Palermo.
Il progetto è stato finanziato dal Ministero Polacco di Cultura ed Ereditá Nazionale, Institut für Auslandsbeziehungen (ifa) e Istituto Polacco di Roma.