"I luoghi della Memoria”, la mostra di Olinda Lo Presti alla Badia di Chiusa Sclafani
Lunedì 17 alle ore 19 presso la Badia di Chiusa Scafani si svolgerà l'inaugurazione della mostra di Olinda Lo Presti “I luoghi della Memoria”.
“In questo nuovo viaggio,- scrive nella presentazione della mostra l’architetto Olindo Terrana- l’artista dopo un lungo percorso espressionista, consolida sempre più il suo nuovo universo pittorico intrecciato da tessiture cromatiche che, attraverso i racconti “Di se” e “In se”, ci porta ai “Ritratti del quotidiano”, prima di Palermo e, adesso, della Sicilia. E’ la Sicilia – aggiunge- dell’entroterra che Olinda ci narra, quella di Chiusa Sclafani, fatta di case di pietra e dei paesaggi della Valle del Sosio, talvolta popolati da mitici personaggi, radicati nel territorio e già appartenenti all’immaginario collettivo. Sono queste opere brani di poesia cromatica in cui luoghi, spazi, tempo, ricordi e presente, violando, o forse riaffermando nelle sue estreme conseguenze, la famosa formula “'Eisteiniana', si intrecciano in un neorealismo magico popolato da una sorta di rilettura di Màrquez in chiave mediterranea. 'Zu Micu', ancora oggi, con le sue capre giurgintane produce ricotta e formaggi di eccellenza, conducendo il suo gregge fra i campi, nelle cui fenditure scorrono le acque del “Sosio”, dove il sole (Dio- Uomo) rende fecondo il frumento Russello del Campo di grano”.
"Eccellenze di Sicilia – conclude l’architetto Terrana- offerte a Il cammino di Serena, introdotta da Olinda, nel paesaggio agrario di Chiusa, frutto del millenario lavoro, perseverante e sapiente, dei nostri contadini e pastori”. La mostra rimarrà aperta al pubblico sino al prossimo 23 agosto. Brevi cenni biografici dell’artista: Olinda Lo Presti si è diplomata all’Accademia delle Belle Arti di Palermo, è fotografa, pittrice e scultrice. Ha realizzato mostre personali di pittura e di fotografia ed ha partecipato a mostre collettive in Italia e Spagna. La sua ricerca pittorica, per molti anni orientata prevalentemente in chiave espressionista, ha progressivamente subito una evoluzione verso una sorta di 'neorealismo magico' in cui il racconto, dominato da tratti cromatici caldi, è immagine al presente di memorie visionarie “atemporali”. Dopo anni di lunga sperimentazione è recentemente impegnata, attraverso l’unione delle tecniche fotografica e pittorica, a rappresentare, per un verso, il tema del vissuto femminile con particolare attenzione alla donna 'oggetto- bambola' ed alla violenza esercitata su essa, e, per altro verso, in pittura, a raccontarci una Sicilia di oniriche visioni tratte da brani di memoria di luoghi e persone restituite all’attimo infinito del soffio della vita.