Il peso delle parole, la nuova mostra di Bartolomeo Ciampaglia a palazzo Jung
Colori e forme che diventano vocaboli, invitando chi li guarda a fermarsi e osservare, pensare e sognare. La ricerca del pittore informale Bartolomeo Ciampaglia approda alla terza fase, quella dedicata alla parola come forza generatrice e distruttrice, capace di trasformarsi e di autodeterminarsi.
Dopo le personali “La Forma nello Spazio” e “Ciclicità” tenutesi a Palermo nei mesi scorsi, è la volta della mostra “Il peso delle parole”, che sarà inaugurata venerdì 23 marzo alle 17, presso gli spazi di Palazzo Jung, in via Lincoln 71. Per comprendere il senso di questa nuova esperienza artistica, occorre ripercorrere infatti le due esposizioni precedenti: nella prima Ciampaglia aveva raccontato le forme che rappresentano gli individui fatti di materia che si evolve, fonde, espande o restringe in base alle situazioni della vita; nella seconda, invece, la protagonista era la ciclicità dell’esistenza, dove tutto diviene, muta e si trasforma, assumendo connotazioni nuove.
“Il peso delle parole” trae origine dai concetti espressi nelle due mostre, delle quali rappresenta la continuazione ideale di una riflessione avviata con il pubblico. Trenta opere realizzate in acrilico e inchiostro che raccontano, attraverso il linguaggio astrattista e concettuale dell’artista, il senso delle parole nel periodo storico contemporaneo, tra contraddizioni, superficialità e cambiamenti della comunicazione legati all’utilizzo dei social.
“Nel caos delle parole che dicono tutto e il contrario di tutto - spiega Ciampaglia - lascio che a parlare siano la mia pittura e la mia arte astratta : molte volte sarebbe meglio tacere e fare silenzio, per riflettere sul momento di crisi che sta investendo molti settori della società”. Il vernissage vedrà la presenza del professore Filippo Solito, al quale è affidata la presentazione della mostra e di Daniela Martino, team manager. L’esposizione rimarrà aperta al pubblico fino al prossimo 30 marzo, eccetto che il sabato e la domenica, dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19; l’ingresso è libero.