"La grande luce di Padre Pio", le reliquie del Santo Beato in una mostra a Monreale
Dal 29 giugno al 31 luglio sarà ospitata nei locali dell’ex Monastero dei Benedettini di Monreale la mostra "La grande luce di Padre Pio, tra scienza e fede". In considerazione dei risultati molto modesti in termini di visite, la produzione ha deciso autonomamente di anticipare al prossimo 31 luglio la chiusura della mostra "La Grande luce Padre Pio tra Scienza e Fede", fissata come annunciato in precedenza il 31 dicembre 2018. Nonostante la grande qualità della mostra ed il prestigioso allestimento nel Complesso monumentale Guglielmo II di Monreale, non è stata registrata quella presenza di visitatori indispensabile per tenere in piedi una esposizione di alto profilo culturale, religioso e scientifico. “Purtroppo il mercato è sovrano - spiegano gli organizzatori - sapevamo di trovarci di fronte ad una utenza particolare ma il pubblico di fedeli, devoti o semplicemente curiosi non ha risposto secondo quelle che erano le aspettative. Rincresce dover prendere questa decisione, ma è l'unica possibile alla luce dei risultati raggiunti ad oggi". La mostra dunque sarà visitabile fino al 31 luglio.
La mostra monumentale per il grande pubblico
Una mostra “monumentale” per il grande pubblico, attraverso un approccio unico ed innovativo, prodotto, curato e gestito da Navigare s.r.l. - immagine & comunicazione di Milano - presieduta da Salvatore Lacagnina - con Musei Sicilia, con la direzione artistica di Alberto Al Festa, erede del patrimonio di oggetti, reliquie e reperti di padre Pio - che arriva per la prima volta in Sicilia, in anteprima assoluta con un particolare concept artistico ed espositivo, in occasione del centenario della stimmatizzazione di Padre Pio (20 settembre 1918).
L’esposizione - composta da oltre mille tra oggetti, reliquie, scritti, evidenze mediche - è costituita dai preziosi reperti custoditi dalla famiglia Festa per circa cento anni; sino ad oggi erano stati raramente esposti negli anni sempre in luoghi ecclesiastici, chiese e cattedrali. Ma dal prossimo 30 giugno sarà possibile per fedeli e devoti al frate oggi Santo, ammirare tutto in questa grande esposizione basata sugli studi e ricerche del dott. Giorgio Festa, medico che studiò il Santo per oltre vent'anni su incarico della Santa Sede. Studi che furono totalmente favorevoli all'assoluta veridicità ed inesplicabilità scientifica delle stimmate e dei fenomeni del frate Santo, nonostante la laicità ed iniziale ateità del professore ; e che spianarono la strada alla successiva Canonizzazione del Santo.
La mostra, ideata e diretta dallo stesso pronipote del medico, il regista e compositore Alberto Al Festa, continuando l’opera di divulgazione cominciata dallo zio, si propone sotto una veste storico/culturale/religiosa ed è fruibile da tutti, credenti e non, che potranno trovare molte risposte su uno dei più amati mistici del secolo passato, venerato in tutto il mondo. Quale simbolo dell’incontro tra Scienza e Fede e testimonianza unica di una grande amicizia che ci racconta verità, mistero, storia, coraggio, devozione e soprattutto amore.
Si tratta di una anteprima assoluta con un particolare concept artistico ed espositivo, in occasione del centenario della stimmatizzazione di Padre Pio (20 Settembre 1918). L’esposizione - composta da oltre mille tra oggetti, reliquie, scritti, evidenze mediche - è costituita dai preziosi reperti custoditi dalla famiglia Festa per circa cento anni; sino ad oggi erano stati raramente esposti, negli anni, sempre in luoghi ecclesiastici, chiese e cattedrali. Ma dal prossimo 30 giugno sarà possibile per fedeli e devoti al frate oggi Santo, ammirare tutto in questa grande esposizione basata sugli studi e ricerche del dott. Giorgio Festa, medico che studiò il Santo per oltre vent'anni su incarico della Santa Sede. Studi che furono totalmente favorevoli all’assoluta veridicità ed inesplicabilità scientifica delle stimmate e dei fenomeni del frate Santo, nonostante la laicità ed iniziale ateità del professore; e che spianarono la strada alla successiva Canonizzazione del Santo.
La mostra, ideata e diretta dallo stesso pronipote del medico, il regista e compositore Alberto Al Festa, continuando l’opera di divulgazione cominciata dallo zio, si propone sotto una veste storico/culturale/religiosa ed è fruibile da tutti, credenti e non, che potranno trovare molte risposte su uno dei più amati mistici del secolo passato, venerato in tutto il mondo, da oltre 300 milioni di devoti. Quale simbolo dell’incontro tra Scienza e Fede e testimonianza unica di una grande amicizia che ci racconta verità, mistero, storia, coraggio, devozione e soprattutto amore.
L'appuntamento per fedeli e devoti
All’evento inaugurale in programma venerdì 29 giugno, alle 18, oltre al sindaco di Monreale Piero Capizzi, all’assessore alla Cultura Giuseppe Cangemi, ha assicurato la presenza anche il sindaco Leoluca Orlando. In programma l’esibizione dell’attore Sebastiano Lo Monaco che leggerà due brani di padre Pio, mentre Elena Berera e Swan, giovanissima artista di origine irlandese, assieme canteranno un brano pop-lirico dedicato padre a Pio dal compositore Alberto Al Festa, pronipote del dott. Giorgio Festa - che accompagnerà le artiste al piano.
Sarà possibile dunque per fedeli e devoti - in tutto il mondo sono oltre 300 milioni - al frate, oggi Santo, ammirare tutto in questa grande esposizione basata sugli studi e le ricerche del dottore Giorgio Festa. “Studi - spiega Alberto Festa, regista e compositore ed erede del patrimonio di oggetti, reliquie e reperti di padre Pio - che furono totalmente favorevoli all’assoluta veridicità ed inesplicabilità scientifica delle stimmate e dei fenomeni del frate Santo, nonostante la laicità ed iniziale ateità del professore, e che spianarono la strada alla successiva Canonizzazione del Santo. E’ un progetto divulgativo che parla di vita, storia, religione e cultura e che include 100 anni di storia di padre Pio”.
Tutto iniziò nel 1918 quando il dott. Giorgio Festa, noto medico e ricercatore, fu incaricato dalla Santa Sede di studiare approfonditamente le stimmate ed i fenomeni di Padre Pio. Il dottore certificò tramite tre meticolose ed uniche relazioni segrete l’assoluta veridicità ed inesplicabilità scientifica delle molte prodigiose peculiarità del frate. Da temperature corporee di 48 gradi centigradi alle lesioni delle stimmate che non si rimarginavano né andavano in suppurazione, da profumi intensi di fiori emanati dalle piaghe a prodigi miracolosi compiuti più volte.
Il dott. Festa e Padre Pio divennero grandi amici per oltre un ventennio in cui il medico effettuò, tra l’altro, due operazioni chirurgiche sul frate, senza alcun tipo di anestesia. Queste ricerche e questi studi confluirono nel libro “Misteri di scienza e luci di fede”, scritto dal dott. Festa in varie edizioni (1933/1938 e postumo 1949), a tutt’oggi testo fondamentale e unico trattato medico su Padre Pio. Il pronipote del dott. Giorgio Festa, Alberto Festa, ha voluto creato un progetto per portare a conoscenza di tutti questa importantissima storia tramite mostre, pubblicazione di libri e documentari. Con devozione e passione, ha raccolto oltre mille reliquie ed oggetti custoditi dalla famiglia Festa, ideando e realizzando la mostra “La Grande Luce Padre Pio tra Scienza e Fede”. Con uno studio durato vent’anni, ha raccolto e documentato molti inediti, anche grazie al contributo fornito da religiosi e ricercatori a testimonianza sempiterna dell’incontro tra Scienza e Fede e di un’amicizia tra uno scienziato ed un Santo.