Castrum Superius, il palazzo dei Re Normanni in una mostra che porta indietro nel tempo
È considerato il più ardito e complesso progetto di tutto il Medioevo nel Mediterraneo. Qui ogni manufatto divenne simbolo di convivenza e cooperazione tra mondi diversi che si trasformavano in una normalità stupefacente. Una grande mostra ripercorre finalmente le vicende del Palazzo Reale di Palermo, ovvero il Castrum Superius, contrapposto un tempo al Castrum Inferius (Castello a mare). La visita catapulta in un’altra era grazie ad un’avvolgente immersione multimediale.
“Castrum Superius. Il Palazzo dei Re Normanni” ricostruisce la fisionomia medievale del Palazzo Reale e della Cappella Palatina, dalle prime fasi costruttive sino al tramonto del Regno normanno. Per farlo la Fondazione Federico II ha messo insieme un’equipe internazionale di rinomati studiosi che si sono ritrovati attorno al comune obiettivo di consegnare al fruitore una prospettiva storico-scientifica. Con l’aiuto anche di avanzate tecnologie, ecco svelato ogni segreto di quel “Palazzo” dove latini, bizantini e saraceni contribuirono a rendere meravigliosa la residenza dei sovrani grazie alle proprie eccellenze in ambito architettonico, ingegneristico e artistico.
La mostra è un progetto interistituzionale della Fondazione Federico II, in stretta collaborazione con l’Assemblea Regionale Siciliana, l’Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, il Dipartimento Regionale dei Beni Culturali, la Soprintendenza per i Beni Culturali e il Centro Regionale per la Progettazione e per il Restauro. Alla presentazione per la stampa di questa mattina, oltre alle autorità, hanno partecipato studiosi di fama internazionale tra cui Henri Bresc e Vladimir Zoric. L’esposizione, allestita nelle Sale Duca di Montalto di Palazzo Reale, resterà aperta fino al 10 gennaio 2020 (info www.theroyalpalace.it).
“Castrum Superius. Il Palazzo dei Re Normanni” offre al visitatore una lente di ingrandimento su uno dei più importanti monumenti normanni per alcuni aspetti ancora poco noto. Intricato legame di culture, di maestranze, di richiami obbligatori tra Palazzo e Cappella Palatina, grazie anche ad un’ampia e ricca esposizione di disegni, immagini e pannelli contenenti descrizioni storiche. Sulla base dei più recenti studi condotti da esperti del settore e con l’ausilio di moderni sistemi espositivi multimediali, emergono aspetti peculiari del Palazzo che si sono concretizzati negli oltre cento anni di governo normanno dal conte Ruggero al re Guglielmo II.
La mostra approfondisce, attraverso documenti e reperti dell’epoca provenienti da importanti Istituzioni regionali e nazionali, la storia del Palazzo Reale, delle sue funzioni militari, residenziali e delle sue fabbriche. Un percorso espositivo articolato in più sezioni. La prima dedicata ai Normanni racconta la storia di tale popolo e la loro presenza in Italia meridionale e in Sicilia. Ma è solo una delle varie sezioni che compongono il percorso: “Sicilia Araba”, “Sicilia Normanna” (la Contea, il Regno - Ruggero II - Guglielmo I - Guglielmo II), “Castrum Superius” (la costruzione, la fortezza - il Palazzo - la Cappella Palatina), “Gli Opifici”, “La Zecca”, “Il Parco Reale”, "L’Agricoltura” e “La Cucina”. Tutto contribuisce a conoscere le tematiche che resero il Palazzo Reale di Palermo un perfetto esempio di una cultura fondata sulla sintesi artistica e politica unica del regno normanno in Sicilia.