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Libri, il dramma della disabilità nella storia raccontata da Laura Grimaldi

Dal testo emerge amore per la vita nonostante le avversità. Laura Grimaldi, giornalista, nel 2016 ha vinto il terzo posto al premio internazionale ‘Salvatore Quasimodo’

Il dramma della disabilità fa da sfondo a una storia vera di amore e coraggio. Di una donna nata 'Sotto il segno dei Gemelli', che è il titolo del racconto di Laura Grimaldi, giornalista, che nel 2016 è arrivata al terzo posto al premio internazionale 'Salvatore Quasimodo', che fa parte della raccolta 'Il telefono giallo' (Aletti di Guidonia pp 48, euro 12). La storia è narrata attraverso un dialogo fantastico e surreale tra la protagonista, e uno zio scomparso da tempo, e che l'aveva conosciuta in fasce. Catapultata in un'esperienza terribile e sconosciuta come può essere la grave disabilità di un figlio, la donna si racconta al familiare e quindi al lettore. Lo conduce per mano attraverso la paura e il dolore, ma anche attraverso una straordinaria voglia di vita e incrollabile speranza nel futuro. Emerge il ritratto di una giovane mamma coraggio del nostro tempo, divisa tra lavoro e famiglia.

"Una storia di cronaca, basti pensare alla circostanza della nascita di questo maschietto affetto da una sindrome rara - dice la giornalista -. Le vicende quotidiane di una donna, del suo rapporto familiare, delle sue passioni e ambizioni, che con tenacia lotta per non arrendersi al crudele verdetto della medicina. L'amore per la vita nonostante le avversità e il dolore per le sofferenze di un figlio".

Per la medicina è un caso raro. Uno dei dieci-quindici censiti in Italia. I maschi affetti da Rett come il piccolo che in luglio compirà 8 anni, solitamente muoiono nel grembo materno. Bambini dai visi meravigliosi e dagli occhi particolarmente espressivi. Tanto che la Rett viene chiamata 'la malattia degli occhi belli'. Laura Grimaldi ha deciso di devolvere i diritti d'autore all'associazione 'One day Sofia' (https://www.onedaysofia.org) che sostiene la ricerca sulla sindrome di Rett, dal neurologo austriaco Andreas Rett che l'ha scoperta a metà degli anni Sessanta. E negli anni Sessanta è ambientato l'altro racconto dal titolo 'Il telefono giallo' che dà il nome alla raccolta. In primo piano l'arrivo del telefono nelle case degli italiani nel periodo del boom economico. E la rivoluzione che ha portato con sé nei modi e nei tempi del comunicare. Una trasformazione epocale delle abitudini vista dagli occhi di una bambina attraverso il racconto dell'intenso rapporto affettivo tra nonna e nipote, complice quello strumento.

Il libro sarà presentato domenica prossima, alle 18, all'auditorium Rai di Palermo. Si intratterranno con l'autrice i giornalisti Giovanni Franco e Alessandra Turrisi e lo scrittore Gianfranco Marrone.

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