"Insula dulcis", la presentazione alla libreria Broadway
Mercoledì 24 febbraio alle ore 18.00 alla libreria Broadway si terrà la presentazione del libro di Antonino Morreale, "Insula dulcis". Il volume è edito da Torri del vento. Presentano il libro Ninni Giuffrida e Rossella Cancila. Ingresso libero.
"Insula dulcis" ovvero "L'isola di zucchero" è la Sicilia della canna da zucchero che qui venne coltivata e trasformata dal XII alla fine del XVII secolo. L'origine araba, la vita stentata fino alla fine del Trecento, il «boom» del Quattrocento che pone tutte le basi per i due secoli successivi. La ristrutturazione e la diffusione in tutta l'Isola con la massiccia presenza dei ceti più dinamici, siciliani e «italiani», attirati dagli alti profitti e capaci di mobilitare ingenti capitali, di tessere con abilità tutti i fili dei rapporti bancari e mercantili. Poi, superata una crisi tra fine Quattrocento e primi del Cinquecento, comincia il grande secolo dello zucchero siciliano. In sintonia col generale movimento, anche la produzione di zucchero e il volume degli scambi e dei consumi sono in crescita, fino alla crisi finale che comincia a metà del Seicento. Una attività economica che viene qui analizzata sia nella fase agricola che industriale e misurata per quanto possibile: la consistenza numerica degli impianti, la loro durata, la capacità produttiva, gli investimenti, i profitti. L'intera società siciliana vi è interessata, dall'alto delle èlites urbane fino ai lavoratori madoniti e ai migranti calabresi. E anche le grandi città mercantili italiane e straniere che investono capitali e diffondono tecniche c stili di consumo su scala mediterranea. La Sicilia che si troverà in questo studio è una terra di colture specializzate, di industrie, di grossi investimenti, di ben ramificati scambi commerciali, di grandi profitti, di successi economici plurisecolari, ben diversa da quella «vinta» dei baroni e del grano, che ha perso, chissà quando, il treno della modernità e che, in un ossessivo gioco di specchi tra tòpoi, letteratura e storiografia, riproduce e rafforza all'infinito, l'autocompiacimento della diversità con l'autocompatimento della sconfitta.
Antonino Morreale si è occupato di storia della cultura palermitana nel Seicento, di aristocrazie, di storia del territorio. Su questi temi ha pubblicato saggi sulle riviste «Segno», «Nuovi Quaderni del Meridione», «Nuove Effemeridi», «Archivio storico per la Sicilia orientale», «Società e storia» e i seguenti volumi: «Libri, quadri e artificiose machine» (Palermo, 1990), «Famiglie feudali dell'età moderna. I Valguarnera» (Palermo, 1995), «La vite e il leone. Storia della Bagaria» (Roma-Palermo, 1998). È socio fondatore della Associazione Internazionale degli Storici della Canna da Zucchero (AIHCA) che ha sede a Madeira. In questo ambito ha pubblicato saggi sull'impatto ambientale (1999), sulle tecnologie produttive (2000), sul commercio (2002), sulla produzione e la produttività (2006).