Santa Caterina come non l'avete mai vista, un video mapping all'interno della chiesa
Extasis video mapping è un viaggio percettivo nelle meraviglie di uno dei gioielli del Barocco palermitano. I prossimi 28 e 29 dicembre (dalle ore 18.30 alle 23.30) è in programma uno spettacolo immersivo, fatto di suoni e visioni a 360°, un’occasione unica e irripetibile per scoprire i contenuti di fede e devozione trasmessi dagli apparati decorativi di una delle più belle chiese siciliane, un viaggio che trasporterà lo spettatore alle radici dei significati spirituali della bellezza.
“Extasis video mapping” è parte di una manifestazione più ampia, curata da Vincenzo Montanelli in collaborazione con Padre Giuseppe Bucaro, direttore dell’Ufficio Beni culturali della Arcidiocesi, e l'Associazione Culturale Ignazio Florio, col contributo dell'Assessorato Turismo Sport Spettacolo, che propone un ciclo di eventi e concerti in alcuni fra le più belle chiese di Palermo.
Il video mapping dedicato a Santa Caterina è realizzato da Oddagency (Luca Pintacuda, Fabrizio Pedone, Lidia Falletta e Nino Serafino). L’intervento nasce da una ricerca e da un’attenta riflessione sul passato e sulle architetture della Chiesa. L’obiettivo, dicono Luca Pintacuda e Fabrizio Pedone, è di riportare in vita lo spirito del luogo, rendendo visibile la storia e le storie che caratterizzano il monumento e ne formano l'essenza che va oltre il visibile, trasformando tutto questo in un racconto affascinante che rendiamo vivo grazie all'utilizzo di ogni tecnologia.
Un video mapping, spiegano i curatori, è sicuramente una forma di realtà aumentata, perché ‘aumenta’ la capacità di un monumento di comunicare sé stesso. Però rispetto alle forme ‘classiche’ di realtà aumentata non prevede l'utilizzo di un device (uno smartphone, un tablet, degli occhiali) per essere fruita. Inoltre, più che ‘informare’ l'obiettivo di un video mapping è quello di ‘emozionare’, cosa che avvicina questa tecnica più alle arti performative che all'intento divulgativo. Noi, nello specifico, pensiamo che la tecnologia troppo spesso ci isoli gli uni dagli altri mettendoci di fronte ad uno schermo, e preferiamo invece usarla per riunire le persone e raccontare loro una storia usando la luce, come fece il primo sciamano in una grotta qualche centinaio di migliaia di anni fa.
Si dice spesso, proseguono, che l'Italia non è al passo con l'evoluzione tecnologica e, al contempo, che ha un immenso patrimonio monumentale e culturale che non è capace di valorizzare. Noi non facciamo altro che smentire entrambi i pregiudizi e dimostrare che, volendo, proprio l'utilizzo, sapiente e consapevole, della tecnologia, può essere uno, se non il principale, volano per il rilancio del nostro patrimonio. Città come ?ód? in Polonia, Lille in Francia, Bucarest in Romania, Salamanca in Spagna o la stessa Novi Ligure in Italia attirano ogni anno migliaia, a volte centinaia di migliaia, di turisti con festival di video-mapping monumentali. Le città siciliane potrebbero tranquillamente fare altrettanto senza enormi sforzi economici e organizzativi, anche in un'ottica di destagionalizzazione grazie al nostro clima.