Ernesto Basile, un'icona urbana del lessico floreale: gli appuntamenti a Palermo
A sei mesi dalla adozione da parte del consiglio comunale di Palermo della figura dell'architetto Ernesto Basile come nuova icona Urbana, i promotori del documento in quattordici punti operativi “Effetto Basile”, storici dell'arte e studiosi del fenomeno Art Nouveau, propongono un ciclo di tre conferenze in tre luoghi distinti della straordinaria produzione artistica del maestro palermitano dal titolo-manifesto Lessico Floreale.
Se l'occasione del centenario della prima seduta del Parlamento di Montecitorio ha di fatto rappresentato lo scorso 20 Novembre, l'occasione per tornare a legare Roma e Palermo nel riscatto del ruolo culturale strategico di Basile in termini di umanista e artista prestato al mondo dell'architettura a cavallo tra Otto e Novecento, il ciclo di tre incontri mira a raccontare della nostra bellezza floreale appunto nei luoghi in cui essa si manifesta tra cromatismi e forme, rapporti dimensionali ed armoniche giustapposizioni di materie eterogenee, tutto tenuto insieme dal concetto mitteleuropeo di Gesamtkustwerk (opera d'arte integrale).
- Il 14 maggio alle ore 17 alla sala Onu del teatro Massimo, all’interno della magistrale opera dei Basile, padre e figlio, si affronteranno temi legati alla viva attualità di Basile. Interverranno Giulia Argiroffi, Danilo Maniscalco, Massimiliano Marafon Pecoraro e Maria Antonietta Spadaro;
- il 15 maggio ore 11 presso il pantheon cittadino della Basilica di San Domenico, unitamente all'architetto Sergio Catalano Priore della basilica, ammireremo le opere Basiliane per la Cappella Majorca-Francavilla, la lapide commemorativa dedicata a Gioacchino di Marzo, gli elementi a corredo della cripta di Francesco Crispi e le altre opere floreali ed eclettiche presenti tra le navate laterali;
- il 16 maggio ore 17 si concluderà il ciclo di conferenze presso Casa Lemos, oggi sede della Banca Credem di via Quintino Sella (luogo chiuso alla visione del pubblico da circa quarant’anni), che custodisce un tesoro di sinergie armoniche appunto floreali tra gli arredi lignei fissi Ducrot, le policromie degli intrecci fitomorfici delle decorazioni del soffitto di Salvatore Gregorietti, la regia della cifra stilistica di Basile che realizza quest'ultimo progetto, nello stesso anno, il 1903, in cui realizza la propria casa-studio dedicata alla moglie Ida Negrini nella vicina via Siracusa, simbolo ed unico monumento-documento del ciclo delle ville bianche (Ida, Fassini, Monroy).
Nel solco dell'articolo 9 della costituzione italiana ed in linea con le prescrizioni della convenzione di Faro dell’Ottobre 2005, Lessico Floreale vuole contribuire a ridurre la distanza tra il racconto della nostra bellezza ed i cittadini, nella certezza valoriale insita in questo cambio epocale di prospettiva culturale che è il passaggio del diritto dei beni culturali, al diritto ai beni culturali sottolineato dagli studi dei professori Daniele Manacorda e Giuliano Volpe, auspicando la definita ratifica da parte del ministero.
Come ebbe a sottolineare Gianni Pirrone in riferimento a quell’ultima stagione positiva che fu la belle époque: “ il bilancio è in ogni caso quello di una grande stagione dell'arte e dell'architettura palermitana cui Ernesto Basile ha dato lo smalto definitivo, protagonista di certo ma circondato da una fitta schiera di colleghi, di collaboratori, di allievi, di epigoni, come pure di committenti ed esecutori, che hanno di fatto lavorato, tutti, al processo di creazione, nella sua fisicità e nel clima, di questa "piccola capitale dell'art nouveau".
L'invito che rivolgiamo alla cittadinanza e che muove dalla consapevolezza di un interesse sempre più maturo e crescente nei confronti delle nostre più recenti radici culturali, coincidenti con l'età dei Florio e dei Whitaker ,è quello di partecipare a Lessico Floreale come parte attiva di un percorso comune di cui siamo tutti protagonisti. Si ringraziano: Teatro Massimo, Basilica di San Domenico, Banca Credem e, per l’organizzazione, Settimana delle Culture e Anisa.