"Un libro in biblioteca" presenta: "Una nazione di carta"
Il tre aprile si terrà il secondo appuntamento di "Un libro in biblioteca", nell'ambito delle attività promosse dal dottorato in "Studi letterari, filologici e linguistici", che punta a coinvolgere non solo i giovani studenti dell'Ateneo ma pure la città. Anche stavolta protagonisti dell'incontro saranno i dottorandi, a cui è affidata la presentazione dei libri proposti.
Alle 16, sarà la volta del saggio di Matteo Di Gesù "Una nazione di carta - tradizione letteraria e identità italiana" (Carocci). A parlarne con l'autore saranno i dottorandi Chiara Natoli e Giovanni Sampino. L'iniziativa si svolgerà anche questa volta all'interno della nuova sala lettura della biblioteca del dipartimento di Scienze Umanistiche dell'Università di Palermo, nell'ex convento Sant'Antonino.
"Una nazione di carta" è un saggio dove l'autore si ritrova ad indagare sulla codificazione letteraria di alcune retoriche nazionali, di determinate immagini culturali e ne analizza la loro persistenza nello svolgimento della storia letteraria. Di Gesù parte dalla fondazione dantesca, dalla formalizzazione esemplare che ne ha fatto Petrarca e porta la sua analisi fino alla modernità con autori come Pasolini e Manganelli, senza dimenticare i trattatisti cinquecenteschi e i saggisti del Settecento.
"L'autore dinamizza e smonta in modo proficuo il rapporto diadico tra letteratura e identità nazionale secondo interessanti diramazioni plurali che tengono conto dei vari paradigmi critici avvicendatisi nel corso degli ultimi anni: dagli studi culturali, a quelli postcoloniali, alla recente, valida geocritica. Propositiva cartina di tornasole di tale itinerario in movimento è la consapevolezza di un progressivo deperimento degli studi letterari e umanistici nel mondo della scuola e, con capillare propagazione, anche in ambito accademico" (Mario Minarda, laletteraturaenoi.it).
Ma, scrive l'autore, «proprio l'indebolimento delle prerogative pedagogiche-nazionali dello studio della letteratura italiana, e in generale degli studi umanistici, potrebbe offrire un'occasione propizia per ripensare i loro statuti epistemologici, per un'apertura ad approcci sovranazionali, a metodologie pluridisciplinari, ad un'idea meno ingessata e istituzionale dihumanities».
Il terzo appuntamento con "Un libro in biblioteca" è fissato invece per giorno 5 maggio con la presentazione del libro "Dieci anni di linguistica italiana" di Gabriele Iannàccaro.