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Cultura

La Settimana delle Culture migra sui social: nove giorni di appuntamenti e spettacoli

Ogni giorno da sabato 9 maggio a domenica 17, alle 18,30 sulla pagina Facebook un ricco calendario costruito in collaborazione con Le Vie dei Tesori, Fondazione Sicilia, Teatro Biondo, Sole Luna Film Festival e The Brass Group

Cento luoghi e 270 eventi - 55 mostre, 45 spettacoli, 53 incontri, 15 proiezioni, e 25 altri appuntamenti di genere diverso - oltre tremila persone coinvolte tra artisti, operatori, intellettuali, organizzatori. E un totale di 70 mila spettatori. Erano questi i numeri della Settimana delle Culture 2019. Numeri oggi impossibili da sostenere: le misure decise per combattere il contagio non permettono - per il momento - alcuna formula di aggregazione, non salvano gli abbracci, le visite, gli spettacoli, le mostre.

Le scelte per l’edizione di quest’anno - che era in programma dal 9 al 17 maggio - erano quindi due: rimandare in silenzio a tempi migliori; oppure essere presenti e segnare il passo, scegliendo formule che fanno ormai parte delle abitudini quotidiane di ciascuno. La Settimana delle Culture migra dunque sui social e mantiene intatto il suo spirito: la collaborazione tra istituzioni, associazioni, enti pubblici e privati - e in diversi sono presenti - per nove giorni di eventi che raccontano, in maniera diversa, la città  e le sue sfaccettature, la storia, le tradizioni, ieri e domani; una manifestazione che discute e progetta, forte di un comitato organizzativo che, da quest’anno, è guidato da Salvo Viola.

Ogni giorno quindi, da sabato 9 maggio a domenica 17, alle 18,30 sulla pagina Facebook di Settimana delle Culture - da condividere poi sugli altri canali social del festival - un appuntamento fisso con un preciso calendario che cercherà di accontentare ogni interesse, costruito in collaborazione con Le Vie dei Tesori, Fondazione Sicilia, Teatro Biondo, Sole Luna Film Festival, The Brass Group. Sabato (9 maggio) alle 18,30, l’avvio sarà dato dal saluto istituzionale del sindaco Leoluca Orlando, dell’assessore alle CulturE Adham Darawsha, dal presidente e dal presidente onorario della manifestazione, rispettivamente Salvo Viola e Gabriella Renier Filippone.

Quindi, il primo contributo, alle 18,40: il presidente del Brass Group, Ignazio Garsia, si siederà al piano, a casa sua, per proporre in diretta un suo omaggio musicale alla città. Domenica (10 maggio) una particolare visita guidata alla scoperta dell’Oratorio di san Lorenzo, il trionfo di merletti di stucco del Serpotta, teatro di uno dei furti del secolo breve, quello della Natività del Caravaggio, poco più di cinquant’anni fa. La condurrà Bernardo Tortorici di Raffadali, presidente Amici dei Musei Siciliani che gestiscono abitualmente le visite all’oratorio. Alle 18,40, un recital che unisce due realtà musicali che esplorano, ognuna a suo modo, suoni di Paesi del Mediterraneo: Quadro Nuevo e Duende Sur.

Lunedì (11 maggio), la prima “conversazione” sul domani: sul filo del tema scelto -“Il Post Museo - La fruizione dei beni museali dopo la pandemia” – si discuterà di metodologie 4.0, distanziamento, sicurezza del siti, ma anche di nuovi pubblici, gestione integrata, reperimento di risorse, con il presidente di Fondazione Sicilia Raffaele Bonsignore, l’urbanista Maurizio Carta (autore di un recente volume appunto “Futura”), il direttore generale di CoopCulture che gestisce molti siti della città, Letizia Casuccio, e Andrea Cusumano, artista e regista, che porterà il suo sguardo da ex assessore alla Cultura. Coordina la giornalista Paola Nicita.

Martedì 12 maggio ritorna a farci (virtualmente) visita Charlotte, ovvero Marie-Thérèse Charlotte de France - la primogenita di Luigi XVI e Maria Antonietta, l’unica della famiglia reale a scampare alla morte durante la Rivoluzione Francese - raffigurata in un ritratto ritrovato dallo storico dell’arte Maria Antonietta Spadaro e restaurato l’anno scorso da Settimana delle Culture: ne parleranno la stessa Spadaro e la restauratrice Ambra Lauriano, seguito da un recital diretto da Pia Tramontana, del coro “Teatro dei ragazzi” formato da giovani cantori di quartieri svantaggiati. Chiude alle 19 una produzione inedita del Teatro Biondo, alle 19: “SAFAR – Viaggio nella mistica d’Oriente” che pesca tra le poesie delicate di Ibn ʿArabī, Omar Khayyam, Lalla, Jalāl ad-Dīn Rūmī, Rabindranath Tagore, tradotte e drammatizzate da Bebetta Campeti, e interpretate dagli allievi attori della “Scuola dei mestieri dello spettacolo” dello Stabile, coordinati da Pamela Villoresi (consulenza musicale di Pejman Tafayon).

Mercoledì 13 maggio, la giornata si aprirà con il recital teatrale “Scene tratte da “Donne contro … il mito” di e con Rosalia Billeci. Poi, la seconda conversazione che marcerà sul filo della suggestione visiva, della luce declinata su mezzi diversi, dal cinema alla fotografia. Su “Terra e luce - Dalla Gurfa al Roden Crater” si confronteranno Lucia Gotti Venturato, presidente del festival cinematografico Sole Luna - Un ponte tra le culture; il fotografo Alessandro Belgiojoso e Agostino De Rosa, dello Iuav di Venezia. Un tema particolare - aperto sicuramente al futuro post epidemia, ma nato tra le quattro mura domestiche, oggi nido e rifugio - sarà sviluppato giovedì 14 maggio,  dallo chef della biodiversità, Bonetta Dell’Oglio che si interroga (e riversa le sue domande sul pubblico) su “L’inconsapevole forza del consumatore”, e conversa con Arturo Genduso, agronomo, Daniela Mainenti, giurista esperta di pesca illegale, e Adele Traina Butera, biologa.

Il focus punta sulla possibilità di cambiare le abitudini e indirizzare il consumatore verso acquisti sani e consapevoli delle eccellenze del territorio. A ruota, Nicola Macaione (Spazio Cultura Libreria Macaione) informerà sulle ultime uscite in libreria. Sarà la grande forza narratrice di Beatrice Monroy a far conoscere il racconto “Aurora e il passaggio del principe” - venerdì 15 maggio -, mentre lo storico dell’arte Anna Maria Ruta riscoprirà un artista a cavallo dei due secoli, a cui ha dedicato di recente una preziosa pubblicazione: Aleandro Terzi, “fermato” nel suo contributo figurativo alla Targa Florio. Chiuderà la giornata una particolarissima quanto inedita visita a Villa Niscemi, condotta da Massimiliano Marafon Pecoraro che nei giorni scorsi ha ideato “Palermo Silente, cultura viva” nuovo format, sulla piattaforma Zoom, di percorsi guidati alla scoperta di residenze private e collezioni pubbliche della città. Format riuscito che verrà riproposto durante la Settimana delle Culture: l’11 maggio dedicato a Palazzo Alliata di Pietratagliata, il 12 alla Galleria d’arte moderna, il 14 al Teatro Massimo/Palazzo Francavilla e il 15 all’ Archivio Storico comunale. Ogni visita verrà condotta dai padroni di casa, nel caso di residenze private, o dai direttori di musei e archivi. 

Ultimi due giorni di rassegna: sabato 16 maggio, il racconto di “Palermo al tempo della peste” sarà affidato ad un narratore appassionato come Gaetano Basile; chiuderà la giornata un recital del ventiseienne compositore, pianista e produttore nisseno Ciccio Leo, autore de “La canzone promemoria”, accattivante pezzo molto fresco, autenticamente pop. Domenica 17 maggio, si chiude con “Il cuntu di Pilucani” dall’appassionata lingua “sciacquata nell’Oreto” di Salvo Piparo; e con un recital di Giuseppe Milici (armonica) e Antonio Zarcone (pianoforte). La Settimana delle Culture si congederà dal suo pubblico - in attesa della prossima edizione - con i saluti dei protagonisti. Info su www.settimanadelleculture.it

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