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Cultura Bagheria

Bagheria, inaugurata la Galleria dell'Eros: "Presto un libro sulle opere" 

Ad annunciare la pubblicazione è il direttore dello spazio espositivo, Piero Montana: "Le 34 tele esposte sono degne di attenzione perché assegnano al sesso l'importanza che merita, quella che aveva nel mondo antico"

Inaugurata a Bagheria la Galleria dell'Eros. Ospita le opere di 34 artisti, non solo siciliani, ed è accessibile solo agli adulti. Lo spazio espositivo porta il nome del suo ideatore, il poeta e artista Piero Montana, e si trova in via Bernando Mattarella 64. "L’idea di aprire in una città di provincia una galleria inneggiante all'eros, mi è venuta - racconta  Piero Montana - dopo aver visitato il Gabinetto segreto del Museo archeoligico di Napoli che contiene opere dell’antichità classica raffiguranti scene erotiche. Questa idea poi si è venuta a rafforzare leggendo dei libri, come "Metafisica del sesso" di Julius Evola e "L’arte dell’amore in India e Nepal", nonché "La luce dell’amore", "La donna e l’amore al tempo dei miti" e "La valenza iniziatica ed erotica del femminile", testi questi tutti di Arturo Schawarz che mi hanno illuminato su quel che volgarmente si è inteso, sarebbe meglio dire frainteso con la parola eros". 

Nel corso dell'inaugurazione, alla quale hanno partecipato come madrine dell'evento il critico d'arte Giovanna Cavarretta e la scrittrice Rosanna Balistreri, il direttore dello spazio ha annunciato anche la pubblicazione di un libro. "Riguardo a questa Galleria uscirà, speriamo al più presto, un libro - conclude Montana - con un nostro testo ermeneutico che si occuperà di tutte le opere, che voi qui vedete esposte, e sulle quali in questo mio breve intervento non posso pure accennare, limitandomi a dire che alcune di esse traggono ispirazione dal mondo antico, mentre la più parte attinge dall’inconscio e/o da conoscenze sacre".

Tra le opere esposte all'interno della Galleria anche il dipinto "Acchiappacazzintallaria" di Pino Manzella, tra i fondatori del Circolo Musica e Cultura a Cinisi. La tela, una china acquarellata, è stata presentata con una tendina sopra. L'obiettivo presumibilmente è accendere maggiormente la curiosità così come accaduto nel 2011 quando, in occasione della Settimana della Cultura a Cinisi, l'opera fu esposta in piazza. "All’erotismo - conclude il direttore - si è data e noi continuiamo a dare una valenza iniziatica, una valenza disprezzata soprattutto oggi dai più che, condizionati dalla morale cristiana, nella messa in atto dell’eros vedono solo il soddisfacimento dei cosiddetti piaceri della carne in contrapposizione ai valori spirituali. Mentre nel mondo antico - non solo greco-romano ma anche orientale - si assegnava al sesso una conoscenza uranica, celeste, sopramondana. Oggi solo l’arte quella vera di carattere non mercantile, avulsa da ogni logica utilitarista, intravede nell’eros, sia pure inconsciamente, possibilità espressive che lo rivitalizzano nella sua tensione, ricerca di interezza. Per questo degne di attenzione sono le opere d’arte esposte in questa Galleria e da noi studiate attentamente, che attribuiscono all’eros quell’importanza che esso merita".

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