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Sabato, 20 Aprile 2024
Cultura Cinisi

La Camera dei Deputati omaggia Peppino Impastato: in mostra le foto di Elia Falaschi

Gli scatti, realizzati dal fotoreporter friulano, sono tratti dal saggio “La Voce di Impastato - Volti e Parole contro la Mafia”, scritto dal giornalista Ivan Vadori. Le immagini sono divise in due sezioni: i luoghi chiave della vita dell'attivista ucciso dalla mafia e i ritratti "Vedo, Sento, Parlo… Sono"

La Camera dei Deputati omaggia l’attivista e giornalista Peppino Impastato, ucciso dalla mafia nel maggio 1978 a Cinisi, con una mostra fotografica a lui dedicata. Gli scatti, dal titolo “La Voce di Impastato - Volti e Parole contro la Mafia”, sono stati realizzati dal fotoreporter friulano Elia Falaschi e sono tratti dal saggio omonimo, scritto dal giornalista Ivan Vadori, un'inchiesta giornalistica che dipana i fili del rapporto tra Stato e Mafia nel corso dei decenni, partendo dall'attivismo di Peppino Impastato per arrivare a Mafia Capitale e alle mafie del Nord.

Fanno parte della mostra gli scatti di Cinisi e dei luoghi chiave della vita di Peppino Impastato e i ritratti "Vedo, Sento, Parlo… Sono", in cui figure come don Luigi Ciotti, Carlo Lucarelli, Gian Carlo Caselli e Giovanni Impastato si prestano alle pose delle "tre scimmie sagge", contrapposti a un'immagine di grande formato quale simbolo del rifiuto all'omertà. Un lavoro che il presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico ha voluto accogliere, nella prestigiosa sede di Governo, "per condividere il grande e importante lavoro giornalistico ed educativo di Peppino Impastato, testimoniato da coloro che oggi portano avanti il suo messaggio di legalità nel proprio quotidiano".

L’evento è promosso dall’Associazione culturale Coro “Le Colone” di Castions di Strada (Ud) che ha creduto fortemente nell’opera di Falaschi e Vadori. Martedì 4 febbraio alle 16, nella Sala del Cenacolo nel complesso di Vicolo Valdina, a Roma, l'inaugurazione alla quale - oltre all’autore Elia Falaschi e al giornalista Ivan Vadori -  sarà presente anche la nipote di Peppino Impastato, Luisa, che oggi ricopre il ruolo di presidente di Casa Memoria, l’associazione con sede nella casa di Peppino Impastato (in corso Umberto I, a Cinisi) che testimonia l’impegno dell’attivista siciliano e di sua madre, Felicia Bartolotta, che non si è mai piegata al volere di Cosa nostra. Previsto anche un momento musicale, creato ad hoc per l’occasione dai musicisti friulani del Coro “Le Colone”: Francesco Tirelli (voce solista), Giovanni Di Lena (violino), Marco Bianchi (chitarra), Nicola Tirelli (tastiere), con la direzione artistica di Giuseppe Tirelli. La mostra conta ad oggi diverse esposizioni temporanee: Udine, Festival Vicino/Lontano maggio 2018; Lamezia Terme (Cz), Trame Festival giugno 2018; Capo di Ponte (Bs), Segni Festival Fotografia settembre 2018; Brescia, Museo Ken Damy Visual Art ottobre e novembre 2018; Casalecchio Di Reno (Bo), Festival Politicamente Scorretto novembre 2018; Pavia, Università degli Studi maggio 2019.

Il saggio

I fatti vengono ricostruiti a partire dalle testimonianze, raccolte nel corso di sei anni di lavoro, di chi la mafia l'ha combattuta e la combatte in casa propria, nel proprio lavoro, nelle aule dei tribunali o sulle pagine stampate: magistrati come Gian Carlo Caselli e Franca Imbergamo, giornalisti come Lirio Abbate, Antonella Mascali e Sandro Ruotolo, oltre naturalmente a chi è stato vicino a Peppino Impastato, gli amici Salvo Vitale e Danilo Sulis, e la stessa Famiglia Impastato, coloro che tutt’oggi sono impegnati a tramandare l'impegno dell’attivista alle nuove generazioni. Il saggio è un’evoluzione della tesi di laurea di Vadori presso l’Università degli Studi di Udine (aprile 2012), poi diventato documentario autoprodotto (agosto 2013) con il crowdfunding dallo stesso autore friulano e fatto circolare in 77 proiezioni, in alcune tra le principali città italiane e all’estero tra Parigi, Barcellona e l’Università di Harvard (USA). Un progetto culturale che, tra le proiezioni del lungometraggio e le presentazioni del saggio, ha già superato le 140 tappe dal 29 agosto 2013, data della prima proiezione del film a Cinisi. L’esposizione nella sede della Camera dei Deputati è realizzata a cura dell’Associazione Culturale Coro “Le Colone”, con il sostegno della Fondazione Friuli e della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e la collaborazione del Consiglio Regionale della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.
 

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