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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Cala il sipario per la mostra di Cartier-Bresson alla Gam: oltre 26 mila visitatori

Il sindaco Orlando: "La fotografia avrà ampio spazio nella programmazione culturale cittadina con altri grandissimi nomi quali Robert Capa e Spencer Tunick". Spazio alla pittura alla Galleria d’Arte Moderna: il 23 marzo si inaugura l'esposizione di Francesco Trombadori

Grande successo di pubblico per la mostra Henri Cartier-Bresson Fotografo, promossa dalla Galleria d’Arte Moderna e dall’assessorato alla Cultura del Comune, curata da Denis Curti e organizzata da Civita, in collaborazione con la Fondazione Henri Cartier-Bresson e Magnum Photos Parigi: l'esposizione si è chiusa con oltre 26 mila presenze.

Un’occasione per far conoscere al pubblico palermitano la fotografia di Henri Cartier-Bresson, la sua ricerca del contatto con gli altri, nei luoghi e nelle situazioni più diverse, alla ricerca della sorpresa che rompe le nostre abitudini, del mondo del grande Maestro e della ricchezza di ogni sua immagine, testimonianza di un uomo consapevole, dal lucido pensiero, verso la realtà storica e sociologica.

“Palermo si conferma luogo di eccellenza per l’arte della fotografia, giornalistica e non – afferma il sindaco Leoluca Orlando – anche con la mostra su Cartier-Bresson, ponte ideale verso l’anno di Palermo Capitale della Cultura. Un anno nel quale anche la fotografia avrà ampio spazio nella programmazione culturale cittadina con altri grandissimi nomi quali Robert Capa e Spencer Tunick e con la centralità del Centro internazionale di Fotografia di Letizia Battaglia ai Cantieri Culturali. Il successo eccezionale della mostra alla Gam è una conferma, qualora ve ne fosse stato bisogno, di come la fotografia possa essere parte integrande di una programmazione culturale di altissimo livello capace di attrarre ed interessare palermitani e turisti”.

La programmazione della Galleria d’Arte Moderna prevede adesso la mostra "L’essenziale verità delle cose" di Francesco Trombadori, un’importante esposizione di circa sessanta tele dipinte tra il 1915 e il 1961, provenienti da importanti collezioni pubbliche e private, che si inaugura il prossimo 23 marzo.

“Dopo il grande successo di questo secondo appuntamento dedicato ai grandi maestri della fotografia, iniziato con l’esposizione di Steve McCurry e che si chiuderà nel 2019 con Ferdinando Scianna – dichiara la direttrice Antonella Purpura – la programmazione della Galleria d’Arte Moderna continua con due grandi mostre di pittura:  "L’essenziale verità delle cose. Francesco Trombadori", che si inaugura il prossimo 23 marzo, e la monografica dedicata ad Antonino Leto, a settembre, che si propone di emulare il successo della grande mostra su Francesco Lojacono”.

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