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Cultura

Con la cultura si mangia, al via la decima edizione de Le vie dei tesori

Nel 2015 sono stati 152 mila i visitatori con una ricaduta economica sulla città di un milione e mezzo di euro. Quest'anno saranno ben novanta i beni culturali che, dal 1 al 30 ottobre, apriranno eccezionalmente le porte a cittadini e turisti

In occasione del decennale dell'evento Le vie dei tesori, tantissimi gli appuntamenti culturali in programma in città dal primo al 30 ottobre. Ben novanta i beni culturali che apriranno eccezionalmente le porte a cittadini e turisti e che potranno essere visitati al costo, simbolico, di un euro. Tra le novità dell'edizione 2016, quest'anno sarà possibile visitare l'itinerario Liberty che comprende il villino Florio, il villino Favaloro, che diventerà presto il museo della fotografia dedicato a Sellerio, e il villino Ida. Ci saranno anche dieci grandi eventi e le eccellenze del gusto in via Maqueda e su corso Vittorio Emanuele.

Oltre a far felici gli amanti della cultura, l'evento avrà di certo un forte impatto dal punto di vista commerciale: nel 2015 sono stati 152 mila i visitatori in soli 15 giorni, il doppio dell'anno precedente con una ricaduta economica sulla città di un milione e mezzo di euro. Con la cultura, insomma, si mangia eccome. Le vie dei tesori genera reddito. Il 64 per cento dei partecipanti dopo aver partecipato all'evento ha dichiarato di voler tornare per completare la visita. Quest'anno quindi ci aspettiamo che i turisti vengano a Palermo per partecipare all'evento ormai noto.

Le Vie dei Tesori, decima edizione

"Credo che sia evidente che stiamo assistendo ad un cambio culturale della città - dichiara soddisfatto il sindaco Leoluca Orlando - Le vie dei tesori fanno emergere l'anima della città, una città mediorientale in Europa, uno dei motivi che hanno portato l'Unesco ad inserire Palermo Arabo Normanna tra i siti patrimonio dell'umanità. Insieme si può, l'unione è moltiplicatore di risorse. Stiamo vincendo la battaglia culturale".

I LUOGHI APERTI - La lista è lunga. Ci sono luoghi straordinari messi a disposizione dalla Curia, dall'Università, dalle Fondazioni. Si tratta di giardini,, ville, chiese, teatri, ma anche rifugi antiaerei. A questi si aggiungono anche eventi organizzati per l'occasione, come per esempio 120 passeggiate urbane, che culmineranno con un grande concerto dei Radiodesrvish e di Antonella Ruggero in programma venerdì 28 ottobre al Teatro Massimo. Grande attesa anche per la Notte bianca dell'Unesco, la più lunga di sempre: durerà un intero fine settimana, dal 28 al 30 ottobre e chiuderà la manifestazione. In quella occasione, saranno aperti i luoghi della Palermo Arabo Normanna e nei monumenti dell'itinerario verranno anche affisse le nuove targhe. "L'evento - commenta Aurelio Angelini, direttore Unesco Sicilia -, ma ha anche come obiettivo quello di accrescere la consapevolezza di vivere in un luogo con una storia importante e con un immenso patrimonio".

LA LISTA COMPLETA DEI LUOGHI APERTI

I DIECI GRANDI EVENTI IN PROGRAMMA

SERVIZI PER I TURISTI - Per incentivare il turismo, la manifestazione quest'anno si arricchisce di un app (realizzata da Melabolgia e Da Ceck Sicily) che permette di avere una descrizione in inglese e francese dei monumenti. Inoltre è stata attivata una partecipazione con la Gesap che distribuirà gratuitamente i coupon ai turisti che atterreranno all'aereporto Falcone e Borsellino. La partnership, con la Gesap, è un modo per invogliare i passeggeri a tornare. Per ritirare i buoni omaggio i turisti dovranno recarsi all'ufficio informazioni, nell'area arrivi appena inaugurata.

IL RUOLO DEI GIOVANI - L'edizione 2016 si arricchisce anche della partecipazione degli studenti che contribuiranno a far conoscere ai palermitani le bellezze sconosciute. "L'educazione alla bellezza credo sia fondamentale per sviluppare il senso civico - dichiara il direttore dell'ufficio scolastico regionale Maria Luisa Altomonte -. Inoltre, grazie a questo progetto che rientra nell'alternanza scuola lavoro magari dei giovani troverà in questo un percorso professionale".

"Se si insegnasse la bellezza alla gente la si fornirebbe di un’arma contro la rassegnazione, la paura e l’omertà. All’esistenza di orrendi palazzi sorti all’improvviso, con tutto il loro squallore, da operazioni speculative, ci si abitua con pronta facilità, si mettono le tendine alle finestre, le piante sul davanzale, e presto ci si dimentica di come erano quei luoghi prima, ed ogni cosa, per il solo fatto che è così, pare dover essere così da sempre e per sempre. È per questo che bisognerebbe educare la gente alla bellezza: perché in uomini e donne non si insinui più l’abitudine e la rassegnazione ma rimangano sempre vivi la curiosità e lo stupore", diceva Peppino Impastato. Come dargli torto.

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