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Futuru | an inside look of Palermo

Cambiamento reale o chimera? “Futuru”il documentario su Palermo prodotto da Just Maria e Alessandra Borghese

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PalermoToday

Dall’idea di Alessandra Borghese, scrittrice ed imprenditrice culturale, di voler lasciare una fotografia in movimento di Palermo in questo anno 2018, è nato il documentario Futuru realizzato insieme ai due registi e sceneggiatori Alessandro Albanese e Carlo Loforti, fondatori della Video Company Just Maria. Dal lontano 1992, anno delle stragi di mafia al 2018, anno in cui Palermo è stata Capitale della Cultura e sede di Manifesta 12, le cose sembrano molto cambiate. Ma è davvero così? Il documentario, partendo anche dagli articoli di giornale delle testate più importanti al mondo, vuole lasciare una riflessione ed analizzare con l'aiuto di molte voci lo stato dell'arte di questo cambiamento. Cambiamento, sì.

Ma cambiamento reale o chimera? Da qui l'escamotage narrativo del duo registico Albanese - Loforti di raccontare la visione forse troppo ottimistica della Borghese contrapponendole il pensiero più cauto del video maker palermitano Igor d'India. Due protagonisti: Alessandra ed Igor, molto diversi tra loro per età, background culturale e stili di vita, ma forse anche per questo adatti ad intervistare e riflettere insieme ad alcuni protagonisti della cultura e della società per sbrogliare la matassa di informazioni che si sono rincorse su Palermo nell’ultimo anno; da Letizia Battaglia a Yuri Ancarani, da Wasis Diop al Sindaco Leoluca Orlando e molti altri. Igor ed Alessandra intraprendono così un percorso parallelo ma tenuto insieme dallo stesso fil rouge: questa città è davvero cambiata? Palermo è finalmente all'altezza della propria bellezza? Il film non offre risposte, ma suggerisce domande: che sia cambiata o no, è qui che vogliamo fermarci? “Ho sentito l’urgenza di voler raccontare il cambiamento di Palermo, fermare questo 2018 in immagini.

L’incontro con Alessandro, Carlo e Igor è stato un arricchimento personale e ha fatto bene al lavoro. L’obiettivo non è stato tirare delle conclusioni ma piuttosto stimolare uno sguardo sul futuro e su una città che, finalmente, è tornata ad essere apprezzata in tutto il mondo tra incredulità e gioia dei palermitani”, dichiara Alessandra Borghese. “Volevamo uno spazio per riflettere su Palermo. Il problema però, è che Palermo è una città che, qualsiasi cosa tu possa fare o pensare, tende a contraddirti. E contraddicendoti, ti induce all’immobilismo del pensiero e dell’azione. Abbiamo allora deciso di affidarci a due voci opposte, lasciandoci trascinare da due protagonisti che, se non avevano delle risposte certe su questa storia del cambiamento, ci sembravano portavoce di quelle più ragionevoli. E li abbiamo messi alla ricerca di qualcosa” - dicono invece Albanese e Loforti, i due registi e sceneggiatori del film. Il film si sforza quindi di aprire soprattutto a una riflessione sul futuro della città e dei siciliani in generale. Un futuro a cui, i palermitani, sembrano etimologicamente poco avvezzi.

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