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Concerto sospeso per pioggia, la Nannini: "Mi è stato imposto di fermarmi"

Lo stop è stato deciso dalla società organizzatrice dell'evento per motivi di sicurezza. Polemiche per il mancato rimborso del biglietto. La società organizzatrice si difende: quando uno spettacolo comincia si deve pagare la Siae. La cantante senese su Facebook: "Avrei continuato a cantare"

Nessun rimborso per i fan di Gianna Nannini che hanno acquistato il biglietto per assistere al concerto al Teatro di Verdura lo scorso martedì sera. Lo show della cantante senese è stato interrotto, dopo circa un'ora, causa maltempo. A prendere la decisione, che ha scatenato le polemiche, è stata la Puntoeacapo Srl, società organizzatrice dell'evento. "Mi è stato imposto di fermare il concerto. Io non sono stata certamente felice di questa decisione. Come sapete -  scrive su Facebook la cantante - avevo già cantato all'Arena di Verona per tre ore sotto la pioggia, e avrei continuato a farlo anche a Palermo". 

Per motivi di sicurezza però Nuccio La Ferlita, amministratore unico della Puntoeacapo Srl, ha deciso di stoppare lo show. I fan non hanno gradito. In tanti hanno contatto la redazione di PalermoToday per criticare questa scelta: "Già prima dell'inizio del concerto pioveva - dichiara Angelo Neri - e c’erano lampi e tuoni ma hanno deciso di far iniziare lo spettacolo per non rimborsarci". Sulla pagina Facebook "Quelli del concerto di Gianna Nannani a Palermo" dalla mattina dopo si sono messi al lavoro per far partire una class action: "E' giusto - scrive l'amministratore - agire per le vie legali. Chi è interessato può contattarmi in privato".

C'è chi ha pagato anche 80 euro per assistere al concerto e non è disposto a rinunciare al rimborso. La Puntoeacapo Srl però è stata chiara: per legge, quando uno spettacolo comincia, si devono pagare i diritti Siae. Vale lo stesso per gli addetti alla sicurezza e tutti quelli che lavorano dietro le quinte. Inoltre, chi acquista un biglietto per assistere ad uno spettacolo all'aperto deve mettere in conto l'imprevisto pioggia.

La Nannini avrebbe fatto una scelta diversa ma prende le distanze da chi fa polemica: "Nel rispetto del lavoro di tutti e per non mettere a rischio nessuno, dopo aver cantato 13 canzoni, mi hanno fermato. L'organizzatore ha ben spiegato quello che può succedere in questi casi, responsabilità e conseguenze che seguono. Io do il massimo in ogni concerto che faccio e non mi risparmio mai, si sa bene. Queste gratuite lamentele mi arrecano grande dispiacere, proprio alla fine di un tour fenomenale e proprio nella mia amata Sicilia. Sinceramente non ho elementi per colpevolizzare nessuno per la decisione presa a tutela del pubblico di tutta la produzione e dei compagni di viaggio, che ringrazio". Il commento dei fan non si è fatto attendere. "Gianna un artista come te dovrebbe pensare solo a cantare - le risponde Angelo Neri - continua a farlo e non entrare nel merito". 

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