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Giovedì, 18 Aprile 2024
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A Palermo la tradizione incontra l'innovazione con i prodotti di eccellenza dei Nebrodi

Sono stati presentati a Palermo i prodotti dell'eccellenza enogastronomica dei Nebrodi ed il nuovo sito www.nebrofood.it.

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PalermoToday

Al tavolo dei relatori, le prestigiose presenze della Professoressa Annamaria Amitrano, Professore Ordinario di Antropologia Culturale e di Etnostoria dell'Università di Palermo ed esperto di Antropologia dell' Alimentazione, del Dottor Renato Mancuso, primario medico chirurgo del presidio ospedaliero C. Basilotta di Nicosia ( En) e titolare dell'omonimo caseificio produttore del premiato pecorino siciliano stagionato DOP, del Dottor Vito Basile, biologo nutrizionista , del Dottor Mario Indovina, fiduciario Slow Food Palermo e del Tecnologo Alimentare Piero Pappalardo. Nel corso della conferenza stampa, Claudio Savarese, buyer e responsabile unico di nebrofood.it, ha parlato delle tipicità del territorio del parco dei Nebrodi.

"Quando mi si chiede “perché il territorio dei Nebrodi” effettivamente la risposta non è semplicissima, perché affonda le sue radici già ai giorni della mia infanzia. - dice Savarese - " Ricordo che, da bambino, ovunque andassi insieme alla mia famiglia, era quasi obbligato il passaggio per Ucria. In un modo che è difficile spiegare in poche parole, tra me, romano e di genitori campani, e Ucria - e quindi il territorio dei Nebrodi – è nata una lunga storia d’amore. Al punto che, divenuto adulto, ho anche acquistato una casa proprio in quel paese, per lo stupore di amici e parenti. Quindi credo che la risposta che meglio descrive il mio rapporto con il territorio dei Nebrodi è che si tratta principalmente di amore. L’amore che ha tante forme, e che a volte prende le forme di una provola o di un territorio, di una piccola casa, di una grande vallata. L’amore che deve vivere nel piatto insieme al cibo” A Savarese fa eco la professoressa Amitrana che, dal punto di vista antropologico,ha analizzato il legame profondo tra noi ed il cibo, riprendendo il concetto di “amore” appena espresso da Savarse".

Il cibo è convivio, è famiglia: la tavola a cui ci si siede per soddisfare uno dei bisogni primordiali è anche il luogo in cui si parla, ci si incontra, in cui si esprime amore che passa dal cibo. Mi piace molto l’idea di mangiare cibandosi d’amore. Questo mettiamo nel piatto, da sempre: da quando eravamo poveri a quando siamo diventati ricchi, tecnologici e culturalmente progrediti. E’ chiaro che le società si evolvono e che questo processo di evoluzione è inarrestabile e necessario: ne consegue che riportare l’uso ed il costume alimentare ad un secolo fa è impossibile, specie pensando all’alimentazione su scala mondiale. E’ però vero che una scelta di conservazione della tradizione può essere fatta su base individuale, andando alla ricerca di metodologie tradizionali, di prodotti di stagione, di biodiversità, di realtà virtuose e di produttori che amano ciò che producono. Perché la cosa fondamentale è che nel piatto, insieme al cibo, ci sia soprattutto l’’amore".

 Mario Indovina – fiduciario Slow Food Palermo – ha posto l’accento sulla necessità di preservare prodotti tradizionali, alcuni dei quali “minacciati” dall’avvento di nuove forme di alimentazione globalizzata, illustrando nel dettaglio la mission Slow Food: “ Slow Food intende proprio fare nel mondo, e lo fa ormai da diversi anni, ciò che Savarese intende fare con nebrofood.it ed il prodotto dei Nebrodi Conoscere, preservare, promuovere eccellenze enogastronomiche sparse sul territorio all’insegna della stagionalità, della filiera, della biodiversità. Io mi occupo di Palermo e delle specificità palermitane, e posso dire che il “carrello” di Slow Food si arricchisce ogni giorno di prodotti da salvaguardare: al momento al nostro vaglio ci sono tantissimi prodotti che rischiano di scomparire o comunque di essere sottovalutati, ma non saprei dire neanche quanti Del resto la Sicilia è quel territorio che con ben 50 prodotti ha il maggior numero di presidi nel mondo. Nutrirsi bene è possibile, tanto più che è nostra la Dieta Mediterranea, patrimonio Unesco, che il mondo ci invidia”.

Ed è a questo punto che, parlando di alimentazione mondiale, si inserisce il dottor Vito Basile, spiegando l’importanza di un’alimentazione bilanciata, a partire dalla prima colazione: “La gente semplicemente non conosce: e questo è uno dei problemi legati alla cattiva alimentazione che determina un fenomeno al quale in questi ultimi anni stiamo assistendo in modo sempre più consistente, ovvero l’obesità infantile. Con la globalizzazione, anche gli italiani e specialmente i bambini, stanno assumendo un modello alimentare errato ampiamente in uso negli Stati Uniti, dove ha già da tempo dato vita ad una quantità incredibile di soggetti obesi. E l’obesità non è semplicemente una questione numerica di chili e di indici, né tantomeno un mero problema estetico: l’obesità è di per sé una malattia, che ne genera diverse altre. E’ fortemente impattante sullo stato di salute generale e costituisce per la società costi elevatissimi in termini di assistenza sanitaria. L’educazione alimentare al “sano e buono” dovrebbe cominciare sin da piccolissimi, rivalutando l’importanza di una prima colazione sana, ad esempio: quanti di noi conoscono l’importanza degli oleaginosi in una dieta bilanciata? Pochissimi. Pochi sanno che consumare cinque noci, magari anche a colazione, comporta diversi benefici a livello nutrizionale a tutto vantaggio sia del nostro stato di salute che del nostro aspetto fisico. Pochi conoscono le incredibili proprietà del pistacchio ma, soprattutto, pochi riconoscono il prodotto locale, originale. Bisogna conoscere ed educare”.

Al termine del dibattito è stato possibile degustare i prodotti presenti nel paniere di nebrofood.it, da ieri sera acquistabili on line, che sono stati apprezzati sia dagli addetti ai lavori che dagli ospiti della serata in una cornice che ha saputo coniugare le antiche tradizioni al glamour di una location moderna dagli allestimenti contemporanei, a dimostrazione del fatto che alcune volte la modernità risiede nel passato e proprio da esso prende le mosse. Particolare apprezzamento hanno riscosso la pasticceria secca di Felice La Porta titolare della pasticceria Le Caprice, a Nicosia ( EN) che con paste di mandorla, Nocattoli e Rame di Mandorla – dolci tipici della tradizione nicosiana - ha deliziato il palato degli ospiti, ed il pecorino Dop dell’azienda Mancuso, sempre a Nicosia.

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