Nuove speranze: c'è la Mitsubishi nel futuro di Termini Imerese
Un piano da 900 milioni di euro per costruire vetture elettriche. Si apre una speranza concreta per la reindustrializzazione dell’area dell’ex stabilimento Fiat. L'investitore industriale interessato sarebbe un produttore di auto asiatico
Si apre una speranza concreta per la reindustrializzazione dell’area dell’ex stabilimento Fiat di Termini Imerese. E' un produttore di auto asiatico l'investitore industriale interessato al dossier Fiat di Termini Imerese, con un piano da 900 milioni di euro per costruire vetture elettriche. Le prime indiscrezioni parlano della Mitsubishi. Un rappresentante della società, Stefania Amato, ha consegnato questa mattina alla presidenza della commissione, Bruno Marziano, e all’assessore alle Attività produttive, Linda Vancheri, una lettera di intenti nella quale si illustra la volontà di intervenire.
L'incontro, che segue le due precedenti riunioni a Palazzo d’Orleans con il presidente della Regione, Rosario Crocetta, è avvenuto a Palazzo dei Normanni. E' il terzo colloquio tra il governo della Regione e i consulenti delle due società, specializzate in impiantistica e risorse umane, che hanno avviato un'operazione di scouting. Il progetto prevederebbe anche il totale riassorbimento della forza lavoro dello stabilimento e dell’indotto ex Fiat.
Venerdì a Roma il primo incontro tra Linda Vancheri e il sottosegretario allo Sviluppo economico Claudio De Vincenti. Al centro dell’incontro anche l’Accordo di programma quadro su Termini Imerese. Intanto, oltre a quello della Mitsubishi, si fa anche il nome della Nissan.
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