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Saracinesche chiuse: dopo 44 anni addio al bar Lincoln, svuotati i locali

Titolare e dipendenti hanno deciso di lasciare la sede all'incrocio tra piazza Giulio Cesare e via Roma prima dell'intervento delle forze dell'ordine. L'assessore Gentile: "Hanno pagato qualche migliaio di euro a fronte di un debito di oltre 250 mila". Scovati altri 14 "grandi morosi"

E' stato completamente svuotato il bar Lincoln, lo storico locale all'incrocio tra piazza Giulio Cesare e via Roma. Lo sgombero è previsto per domani, ma titolare e dipendenti hanno deciso di lasciare il bar prima dell’arrivo di polizia municipale e carabinieri. Lo sgombero che incombe scatterà per fine contratto. Gli spazi del bar sono di proprietà del Comune di Palermo: secondo l'Amministrazione il titolare non avrebbe pagato da anni l'affitto dei locali. L'attività era aperta dal lontano 1974. 

Negli scorsi mesi il dirigente Paola Di Trapani e il capo area Relazioni istituzionali, sviluppo e innovazione Sergio Pollicita avevano firmato l'ordinanza di sfratto per un debito che ammontava a 257 mila euro. Nel corso degli anni il titolare - Giovanni Savoca - aveva ricevuto diverse ingiunzioni di pagamento e di sfratto, e aveva chiesto di poter rateizzare gli arretrati, ma gli acconti erano insufficienti.

Savoca lo scorso luglio si era sfogato così a PalermoToday: "Ho ricevuto lo sfratto e ho fatto regolare richiesta di rateizzazione, non ho pagato l'affitto per la crisi vissuta negli ultimi anni: via Roma è morta. Il Comune mi chiede 2.600 euro al mese d'affitto ma la zona è deserta. Io però non voglio mandare a casa i miei dipendenti. Alcuni hanno più di 50 anni. E' mia intenzione pagare".

A smentirlo però è lo stesso assessore comunale al Patrimonio, Antonino Gentile: "A fronte dei nostri numerosi 'inviti' e di un debito di oltre 250 mila euro il titolare - spiega a PalermoToday - ha pagato qualche migliaio di euro. Ha presentato istanze per la rateizzazione senza mai allegare, come richiesto da regolamento comunale, una polizza fideiussoria a garanzia. Il comportamento adottato fino ad oggi danneggia i cittadini".

Poi aggiunge: "Oggi è stato notificato ai titolari del bar il decreto di ingiunzione di pagamento. Hanno 60 giorni per rispondere, dopodiché il tutto passerà nelle mani di Riscossione Sicilia spa. Stiamo facendo una ricognizione su tutti gli immobili comunali dati in affitto e poi stabiliremo il da farsi per i locali di via Lincoln - conclude - non abbiamo ancora progetti, ma sicuramente prepareremo una gara pubblica per affidarli".

Da Palazzo delle Aquile chiariscono infine che "sono in totale 15 i 'grandi morosi' che, complessivamente, devono al Comune circa 1,5 milioni di euro per canoni di locazione di immobili di proprietà comunale. Il settore risorse immobiliari verificherà la regolarità dei contratti ed il pagamento dei canoni di locazione e concessione, prevedendo la rateizzazione del debito in massimo cinque anni.  Per le somme superiori a 25.000 euro di debito, il Comune chiede la stipula di una polizza fideiussoria a garanzia del credito. In assenza di regolarizzazione delle posizioni debitorie, si procederà  allo sgombero forzato degli immobili, che dunque rientreranno nella piena disponibilità del Comune, oltre al recupero delle somme dovute. I locali saranno nuovamente messi all'asta per essere affittati".

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