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I commercianti ci riprovano, la Ztl diventa "Zone of the liberal shopping": sconti del 30%

I saldi sono promossi da Confartigianato, Confimprese e Cidec allo scopo di rilanciare le vendite nella zona. La scorsa settimana un'iniziativa simile venne bocciata a causa di un cavillo regionale. Reina, Bivona e Felice: "La comunicazione preventiva è stata abolita"

Saldi anticipati nella Zona a traffico limitato che da domani diventerà "Zone of The Liberal Shopping". L'iniziativa è promossa da Confartigianato, Confimprese e Cidec. Gli sconti, fino al trenta per cento, hanno lo scopo di rilanciare le vendite nell'area del centro storico dove, dopo l'entrata in vigore del provvedimento voluto dalla giunta Orlando, i commercianti lamentano cali fino all'80%. Gli eventi, organizzati dalla stessa giunta per andare incontro ai bisogni degli esercenti, secondo Nunzio Reina, presidente di Confartigianato Palermo, Giovanni Felice, presidente di Confimprese Palermo, e Salvo Bivona, presidente di Cidec Palermo, non avrebbero avuto gli effetti sperati al punto che quest'ultimi parlano di un "flop, ampiamente previsto". "La strada da percorre è ben diversa", dichiarano in una nota congiunta Reina, Felice e Bivona.

Una settimana fa alcuni commercianti di via Roma, via Maqueda e Corso Vittorio Emanuele avevano proposto al Comune la Black Week, una settimana di sconti, sulla scia del Black Friday, di avviare gli sconti, ma per un cavillo regionale l'iniziativa non è poi partita. "Dall'assessorato ci hanno fatto sapere che una legge impone che venga data comunicazione via Pec, dieci giorni prima dell'inizio di iniziative come queste - spiegava a PalermoToday Gaspare Cannata, dipendente del negozio d'abbigliamento da uomo La Corte, in prima linea nell'organizzazione dell'iniziativa -.Troveremo delle soluzioni alternative. Vogliamo collaborare con il Comune nella legalità".

Confartigianato, Confimprese e Cidec però ritengono che le promozioni si possano fare. "Con una lettera inviata al sindaco, all'assessore Marano e al comandante della Polizia municipale, abbiamo spiegato che la 'comunicazione preventiva' è stata abolita da una legge del 2006, che essendo una norma a tutela della concorrenza trova immediata approvazione in Sicilia - spiegano i presidenti delle associazioni di categoria -. Questo il sindaco dovrebbe saperlo bene, non solo per la sua innegabile preparazione giuridica, ma anche alla luce del fatto che Palermo, tra il 1998 ed il 1999, guidata allora proprio da Orlando, fu l'unica città siciliana che applicò il decreto legislativo 114/98, che liberalizzava il rilascio delle autorizzazioni commerciali".

Confartigianato Palermo, Confimprese e Cidec, hanno inviato anche una lunga lettera al prefetto per chiedere un incontro durante il quale discutere del provvedimento che secondo le associazioni di categoria va modificato. "Le sentenze vanno rispettate - esordiscono le associazioni - ma il fatto che non 'possono ritenersi rilevanti ai fini della sussistenza del pregiudizio grave ed irreparabili i profili dedotti di danno economico' non vuol dire che non ci siano danni per le aziende che operano all’interno della Ztl individuata e che queste non possano causare flessione nel numero degli addetti". Il sindaco Orlando ha pubblicamente dichiarato di non voler incontrare chi ha fatto ricorso contro la Ztl. Incontrerà solo Confesercenti, l'unica associazione a non averlo fatto.

Di seguito il testo integrale della lettera inviata al sindaco:

L’applicazione delle norme nazionali in Sicilia è sempre stato argomento controverso. Ma, almeno negli ultimi tempi, un dato è certo: le norme emanate in materia di concorrenza trovano applicazione anche in Sicilia.

Tra le norme che hanno il requisito prima citato rientra le legge 4 agosto 2006, n 248 "Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, recante disposizioni urgenti per il rilancio economico e sociale, per il contenimento e la razionalizzazione della spesa pubblica, nonché interventi in materia di entrate e di contrasto all'evasione fiscale"  in particolare l’articolo Art. 3. Regole di tutela della concorrenza nel settore della distribuzione commerciale che al comma 1 individua le attività che” sono svolte senza i seguenti limiti e prescrizioni”, ed alle  lettere e) ed F) recita testualmente: 
 e) la fissazione di divieti ad effettuare vendite promozionali, a meno che non siano prescritti dal diritto comunitario; 
f) l'ottenimento di autorizzazioni preventive e le limitazioni di ordine temporale o quantitativo allo svolgimento di vendite promozionali di prodotti, effettuate all'interno degli esercizi commerciali, tranne che nei periodi immediatamente precedenti i saldi di fine stagione per i medesimi prodotti; 

Da quanto precedentemente esposto si evince l’illegittimità della richiesta di autorizzazioni preventive per lo svolgimento di vendite promozionali.

Si evidenzia che per gli anni 2016 e 2017 la regione Sicilia con il Decreto Assessoriale dell’assessorato alle Attività Produttive D.A. n. 2455/8 all’articolo 1 ha determinato che “Le vendite promozionali per il biennio 2016-2017 possono essere effettuate dal giorno 16 marzo al 30 giugno e dal 16 settembre al 31 dicembre.” .

Infine ad eliminare ogni dubbio, ci pensa la circolare n. 1 del 21 marzo 2013: Legge regionale 22 dicembre 1999, n. 28. Titolo IV “Orari di vendita”. Dopo avere illustrato i motivi di impugnativa, prende atto che l’articolo 3 comma 1 della legge 248/2006 si applica in Sicilia, pertanto ogni eventuale sanzione alle vendite promozionali effettuate ai sensi della predetta legge sarà considerata nulla.

Pertanto si invitano i destinatari della presenta a farsi garanti della applicazione delle norme in vigore. 

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